I Massive Attack contro i grandi festival: vetrine per vip dietro a cui ci sono sfruttamento, disastri ambientali, guerre | Rolling Stone Italia
Spazi contesi

I Massive Attack contro i grandi festival: vetrine per vip dietro a cui ci sono sfruttamento, disastri ambientali, guerre

«Il capitale privato (leggi: disuguaglianza pubblica) vuole possedere ogni cosa»

I Massive Attack contro i grandi festival: vetrine per vip dietro a cui ci sono sfruttamento, disastri ambientali, guerre

Massive Attack

Foto press

«I festival e le arene sono diventati spazi contesi, ma non perché (alcuni) artisti osano esprimere opinioni politiche».

Inizia così il messaggio lanciato dai Massive Attack su Instagram a proposito dei festival nel 2025. La parte sugli artisti che osano esprimere opinioni politiche non può che far venire in mente quel che è successo ai Kneecap, che gli stessi Massive hanno cercato di difendere dai tentativi di cancellazione dai festival dopo essersi espressi al Coachella su Israele e Palestina.

Il messaggio del gruppo inglese è però più ampio e riguarda l’intreccio tra spettacolo e interessi economici che stanno dietro ai festival. È un tema di cui specialmente in Inghilterra si sta discutendo dopo le defezioni di alcuni artisti che hanno preferito non esibirsi in manifestazioni sponsorizzate o finanziate da banche e gruppi d’investimento con interessi nell’industria bellica, e non solo. È il caso, per fare un paio di esempii, del legame tra Download Festival e Barclays, che ha interessi finanziari nelle armi usate dall’esercito israeliano, o dei rapporti dello spagnolo Sónar con società di private equity KKR.

Accompagnato da un video costruito come un messaggio pubblicitario degli sponsor dei festival, con un montaggio di immagini di manager, disastri ambientali e guerra e loghi di KKR, Barclays, BlackRock, Allianz, Airbnb e altri, il testo dei Massive continua così: «Il capitale privato (leggi: disuguaglianza pubblica) e la finanza aziendale devono possedere ogni cosa: dall’acqua che bevi agli spazi in cui cerchi evasione. Dietro le vetrine per vip, nascosti sul retro, ci sono lo sfruttamento dei lavoratori per il beneficio di chi fa soldi coi combustibili fossili e l’industria bellica».

Conclusione: «Non ballare al ritmo della loro musica», espressione idiomatica che significa «non fare quello che ti dicono».

 

 
 
 
 
 
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