I Kula Shaker arrivano al Ravenna Festival con il loro settimo album in studio, ‘Natural Magick’ | Rolling Stone Italia
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I Kula Shaker arrivano al Ravenna Festival con il loro settimo album in studio, ‘Natural Magick’

L'appuntamento è per sabato 29 giugno al Pavaglione di Lugo. Il programma continua con ricchi appuntamenti, tra cui il live dei Calexico il 5 luglio, introdotto dal nuovo progetto di Don Antonio e Dalibor Pavičić, 'Ghost Guitars'

Kula Shaker

I Kula Shaker

Foto: press

Come può una band che ha preso il nome da un mistico del nono secolo raggiungere le prime cinque posizioni in classifica nel giro di un anno con due singoli, di cui il secondo in sanscrito? Per avere la riposta bisognerebbe chiederlo ai Kula Shaker, perché è di loro che si sta parlando. Era il 1996, il disco in questione era il loro primo album, K, e i brani Hey Dude e Tattva.

A quasi trent’anni da quell’esordio, i Kula Shaker sono pronti a presentare al pubblico del Ravenna Festival il loro settimo disco in studio, Natural Magick, e lo faranno sabato 29 giugno al Pavaglione di Lugo (appuntamento alle 21:30). «Questo capitolo nella vita della band è fortemente guidato dall’energia che si crea ai nostri concerti e dalla connessione che si instaura con il pubblico», così il loro leader Crispian Mills. «È molto simile al modo in cui abbiamo registrato K, quando avevamo solo mezz’ora di tempo per stupire la gente e registravamo gran parte dell’album in tour tra uno show e un altro».

Introspettivi, ma allo stesso tempo eclettici e sperimentali, la band di Mills & soci (Jay Darlington all’organo Hammond e alle tastiere, Alonza Bevan al basso e Paul Winter-Hart alla batteria) è pronta a incanalare tutta la loro energia in uno spettacolo che promette di stupire senza lasciare da parte la “signature vibration” dei Kula Shaker. Soprattutto perché Natural Magick contiene molti brani di riflessione accorta sul presente: in Gaslighting si canta che «la rivoluzione non sarà trasmessa sulle piattaforme social», mentre Something Dangerous si presenta come un’ode alla libertà, per mettere in discussione i dogmi e lo status quo. Ritroviamo anche il legame con e l’amore per l’India, evidente in Indian Record Player e al suo omaggio alle star di Bollywood, come anche in Chura Liya (You Stole My Heart) che strizza l’occhio al cinema indiano vintage.

Potrebbe esserci di più? Sì, perché il programma del Ravenna Festival non finisce qui, e offrirà altri grandi appuntamenti per gli appassionati di musica. Per esempio il 5 luglio, con il concerto dei Calexico a Palazzo San Giacomo (Russi) che sarà aperto da Don Antonio (aka Antonio Gramentieri) e Dalibor Pavičić (chitarrista del gruppo croato Bambi Molesters), che insieme presenteranno il nuovo progetto Ghost Guitars.

Per la lista completa degli appuntamenti: www.ravennafestival.org

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