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I Killers si sono scusati per aver invitato un ragazzo russo sul palco in Georgia

Ieri sera la band come di consueto ha invitato un fan a suonare la batteria. La nazionalità del ragazzo e le parole di Brandon Flowers hanno però indispettito parte del pubblico che ha così lasciato l'arena. Il commento: «Non volevamo offendere nessuno»

Foto: Richard Isaac/Shutterstock

Ieri sera i Killers hanno suonato alla Black Sea Arena a Batumi e – come da tradizione – per il brano For Reasons Unknown hanno invitato sul palco un fan a cui far suonare la batteria. Presentando il ragazzo Brandon Flowers, il frontman della band, ha detto al pubblico: «Non sappiamo quale sia l’etichetta qui, ma questo ragazzo è russo. Per voi è ok se un russo sale sul palco con noi?». La risposta del pubblico è stata un coro di fischi, ma nonostante questo la band ha portato avanti la propria iniziativa.

Dopo il brano Flowers è tornato sulla questione: «Non riuscite a riconoscere quando uno è un vostro fratello? Lui non è un vostro fratello? Siamo tutti separati da confini dei nostri Paesi? E io che vengo dall’America non sono quindi un vostro fratello? Non voglio che tutto ciò diventi qualcosa di brutto, ma siamo qui assieme, e io vi vedo tutti come fratelli e sorelle». Parte del pubblico ha così abbandonato l’arena per protesta.

Oggi sui social della band è così apparso un comunicato stampa: «Non volevamo offendere nessuno! Come da tradizione abbiamo invitato un fan sul palco a suonare la batteria con noi e ci è parso che anche ieri sera il pubblico fosse d’accordo che ciò accadesse. Riconosciamo però che il commento che suggerisce che tutti i fan dei Killers sono “fratelli e sorelle” potrebbe essere frainteso. Non volevamo offendere nessuno e ci scusiamo».

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