Comunque la si guardi è una storiaccia. A distanza di un giorno una dall’altro, i Cradle of Filth hanno perso due membri, Marek Ashok Smerda e Zoë Marie Federoff, chitarrista e tastierista, marito e moglie. La decisione è stata presa nel bel mezzo di un tour. Federoff se ne è andata subito, Smerda ha scritto che avrebbe finito la tourncée. Dopo poche ore è stato smentito dal leader del gruppo Dani Filth che ne ha annunciato il licenziamento con effetto immediato. La tastierista è stata sostituita da Kelsey Peters. Per ora la band continuerà il tour con un solo chitarrista, in attesa dell’arrivo del sostituto di Smerda.
La prima ad andarsene è stata quindi Federoff che in un primo tempo ha diffuso un messaggio generico, spiegando che mollava «per ragioni personali» chiedendo di «rispettare la privacy mia e della mia famiglia» e chiarendo che «non risponderò ad altre domande», oltre a pregare il pubblico di trattare bene «la musicista che mi sostituirà, le auguro il meglio e lo auguro anche ai miei ex compagni della band».
Chi pensava che la separazione fosse pacifica è stato smentito dall’annuncio dell’uscita dal gruppo anche di Smerda, che ha spiegato le ragioni del contrasto con Filth e il management del gruppo. «È vero che lascerò i Cradle of Filth alla fine di questa tournée e la ragione ha a che fare con conclusioni a cui mia moglie ed io siamo arrivati ben prima di questa settimana. Semplicemente non sentiamo che i Cradle possano garantirci un futuro, anzi lo ostacolano. È un lavoro molto grosso a fronte una paga relativamente bassa, lo stress è molto alto e da un po’ di tempo non ci sembra che la band si preoccupi dei suoi membri o li metta in primo piano. Anni di comportamenti non professionali da parte di chi ci sta sopra ci hanno portati a questa decisione».
«Ho anche chiesto che tutte le mie composizioni vengano rimosse dalle prossime uscite, inclusa la collaborazione con Ed Sheeran», continua Smerda. «La canzone ormai mi sembra una buffonata: in un primo tempo doveva essere un pezzo di beneficenza per i bambini, poi un singolo a scopo di lucro, quindi inserito nel prossimo album e ora chissà… Non voglio farne parte e questo senza mancare di rispetto a Ed Sheeran».
Il chitarrista scrive che porterà a termine il tour dando il massimo «per i fan, i compagni della band e la crew. È il mio ultimo giro coi Cradle e sono orgoglioso di dare il meglio. Sono triste perché non condividerò il palco con mia moglie in queste ultime date, ma rispetto la sua decisione di andarsene e sono felice che alla nostra amica Kelsey Peters sia stata data l’opportunità di farsi notare. Questo è tutto ciò che ho da dire per ora. Lasciate in pace mia moglie. Non insultatela mai, non criticate le sue scelte in mia presenza o altrimenti…».
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Ieri sera la tastierista ha postato un nuovo messaggio che racconta una realtà drammatica sia dal punto di vista lavorativo che umano. Il management della band è per Federoff «disonesto, manipolatore e cerca di sottrare i soldi che spettano a noi session musicians». Quando ha affrontato l’argomento «sono stata chiamata “cancro” e “causa persa”, e hanno minacciato di licenziarmi». Il frontman Dani Filth, l’unico membro del gruppo presente fin dalle origini, nei primi anni ’90, «non fa nulla per fermarli e anzi si nasconde dietro di loro mentre mi screditano e rubano».
Magari Dani Filth non ha le mani sporche, scrive la musicista, «ma in fin dei conti è lui che indirizza il management. L’atmosfera che crea è intimidatoria e violenta, e oltre a sfruttarci con compensi bassi esige pure l’esclusività. Non riusciamo a coprire le spese base e ci chiedono di non andare in tour con altre band per arrotondare. È una follia pensare di tenere la gente in povertà per l’ego di una singola persona».
L’offerta ricevuta di un aumento del 25%, «il primo in sette anni», è stato rifiutato. Secondo la tastierista, il contratto che le è stato offerto è per il suoavvocato «il più folle che abbia mai visto. Non lo abbiamo firmato e abbiamo deciso di andarcene. E insomma abbiamo mollato perché ci sfruttavano, ci pagavano meno del costo della vita, l’ambiente è tossico e violento… e il prezzo da pagare per le nostre vite e per il nostro matrimonio è troppo alto. Ha avuto anche conseguenze sulla salute visto che ho avuto un aborto spontaneo durante il tour. Abbiamo deciso di andarcene per salvarci e creare un futuro migliore per la nostra famiglia».
Federoff ha allegato al messaggio il contratto affinché «qualunque musicista decisa di entrare nei Cradle lo legga e parli con un avvocato. Buona fortuna a chiunque tenti di far funzionare le cose in futuro. E ricordate: conosciamo il tipo che dice che tutte le sue ex sono pazze. Possono essere pazze proprio tutte? O forse dopo 40 e passa ex, il problema sei tu? Addio ai fan, agli altri musicisti del gruppo e alla crew. Sono l’unica parte di questa faccenda di cui serbiamo un buon ricordo».
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In quanto alla posizione ufficiale del gruppo, Dani Filth ha postato una risposta nella notte, con un nuovo colpo di scena: il licenziamento immediato di Smerda e non le sue dimissioni a fine tour. «I Cradle Of Filth annunciano ufficialmente e con grande rammarico il licenziamento del chitarrista Marek “Ashok” Smerda dalla band, con effetto immediato. Nonostante i tentativi di diffamare e sabotare la band, i Cradle Of Filth non annulleranno nessuno dei concerti previsti in Sud America, anche se i fan dovranno vederci con un solo chitarrista dal vivo, almeno fino a quando il sostituto temporaneo di Ashok non si unirà al tour fra qualche giorno».
«Grazie per la comprensione nel bel mezzo di questa spiacevole vicenda: siamo tutti sconvolti per quel che sta accadendo e diffonderemo presto la nostra versione dei fatti. Vi chiediamo di rispettare la decisione di separarci da Ashok adesso e non a fine tour, e di evitare speculazioni visto che verranno poi forniti ulteriori chiarimenti. Gli altri musicisti della band stanno bene, anche se sono sorpresi, e le accuse rivolte al management – che lavora a stretto contatto con me e con la band – sono ingiuste e infondate. La pazienza è una virtù e la verità alla fine verrà fuori. Grazie ancora amici Filthlings, non vediamo l’ora di proseguire il tour The Screaming of the Américas qui in Uruguay e oltre».
La prossima data del tour è domani a Santiago, in Cile. Finito il tour con una lunga serie di concerti in Messico, fra novembre e dicembre sono previste 14 date in Europa.
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