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I BTS hanno fatto arrabbiare la Cina

Una frase di uno dei componenti riferita alla Guerra di Corea non è piaciuta agli utenti dei social cinesi. Scomparse alcune loro pubblicità dai maggiori siti di e-commerce, i fan si dividono

Photo by Michael Kovac/Getty Images

I BTS sono di nuovo in trend topic in tutto il mondo, ma stavolta non c’entrano i record di visualizzazioni dei loro video. A far scatenare parte della loro fanbase cinese è stata infatti la dichiarazione di un componente della band, RM, durante la cerimonia di premiazione di un evento che celebra i rapporti USA- Sud Corea: «Ricorderemo sempre la storia dolorosa che le nostre due nazioni hanno condiviso, e i sacrifici di tutti gli uomini e le donne».

Si parla dunque della Guerra di Corea, combattuta nella penisola dal 1950 al 1953, e iniziata con l’invasione della Corea del Sud alleata degli Stati Uniti, da parte dell’esercito della Corea del Nord, appoggiato da Pechino.

Le parole di RM dunque non sono piaciute agli utenti dei social cinesi, e oltre ai commenti sul web, a rimetterci sarebbero anche le finanze. Pubblicità che la band ha realizzato per marchi come Samsung, Fila e Hyunday – tutti e tre sudcoreani – sarebbero spariti dai siti web cinesi e dai social.

«Non devono fare soldi con la Cina», scrivono gli utenti su Weibo, piattaforma frequentatissima. Secondo il Global Times, quotidiano cinese, «i cittadini hanno dichiarato che l’atteggiamento unilaterale della band nei confronti della guerra di Corea ferisce i loro sentimenti e nega la storia».

E su Twitter molti fan si dicono preoccupati per le ripercussioni che si potrebbero avere sulle vendite del prossimo disco della band, BE, in uscita il 20 novembre.

Intanto il loro videoclip Dynamite, pubblicato circa un mese fa, è già a quota 477 milioni su YouTube:

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