I Beatles contro la crisi lunedì (e una possibile soluzione per tutti) | Rolling Stone Italia
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I Beatles contro la crisi lunedì (e una possibile soluzione per tutti)

"Please Please Me", primo album dei Fab Four, venne registrato di lunedì, in sole 15 ore. Loro sì che sapevano come fare

Come va oggi? Il lunedì è sempre un giorno terribile, soprattutto questo, arrivato dopo un ponte che ha regalato (quasi) a tutti una lunga pausa di vacanza.

Ma, evidentemente, questo è un discorso che vale soltanto per noi poveri mortali. O almeno, di sicuro non vale per i Beatles. L’11 febbraio del 1963, un lunedì, il quartetto di Liverpool si chiuse in studio per registrare il loro album d’esordio, Please Please Me. E riuscì a terminare le registrazioni in un giorno soltanto.

«Quel giorno durò tre settimane», ha ricordato lo scomparso produttore George Martin. «Iniziammo alle 10 di mattina e finimmo alle 11 di sera. L’ultima canzone che registrammo fu Twist and Shout e non la feci prima perché sapevo che John non avrebbe avuto più voce». Inizialmente, Martin aveva addirittura pensato di registrare l’album dal vivo al Cavern Club di Liverpool. Ma con il passare del tempo si rese conto che sarebbe stato più rapido registrare il tutto in presa diretta ma in uno studio.

Martin chiese alla band quello che sapevano fare meglio: il loro set live. «Non so come abbiano fatto. Registrammo tutto il giorno ma più andavamo avanti più suonavano meglio», ha detto Martin. In poco meno di 13 ore, i Beatles registrarono agli studi di Abbey Road (allora ancora chiamati EMI Studios) quello che sarebbe poi stato uno dei loro lavori migliori.