Immagini in 8k e piani sequenza unici: guarda il nuovo video degli HEALTH | Rolling Stone Italia
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Immagini in 8k e piani sequenza unici: guarda il nuovo video degli HEALTH

La band californiana si è affidata al videomaker romano Giorgio Testi per le immagini del loro singolo "Stonefist". L'effetto è a dir poco sbalorditivo

L’idea dietro al nuovo video degli HEALTH è tanto semplice quanto geniale. Sfruttando una videocamera Sony F65 in grado di catturare immagini in 8k, il regista Giorgio Testi ha dato vita a un solo piano sequenza di un live dei californiani al Dome di Londra. La traccia eseguita è Stonefist, un buon compromesso fra irruenza alla Nine Inch Nails e ritornelli vagamente ’80s alla Depeche Mode.

Grazie all’alta risoluzione delle immagini, il videomaker romano (che in passato ha lavorato con Rolling Stones, Blur e Savages) ha goduto della massima libertà in post produzione, zoomando dentro e fuori per dare dinamicità alla sequenza: «Lavorando su Guitar Hero Live ho sviluppato una certa attenzione ai piani sequenza, e al tempo stesso ho cominciato a distaccarmi dal classico approccio multicamera» ci ha raccontato Giorgio, entusiasta del lavoro con la band di Los Angeles: «Ho spinto l’acceleratore verso le nuove tecnologie. Questa dell’8K era un’idea che avevo in mente già da tempo, ma richiedeva la giusta canzone e la giusta band.»

Un fotogramma del video di "Stonefist"

Un fotogramma del video di “Stonefist”

«È bastata una conversazione telefonica per convincere gli HEALTH a farlo, e il giorno delle riprese hanno dato anima e corpo per riuscire al meglio nell’impresa. Volevo creare quest’illusione di un piano sequenza frenetico, dove tutti i movimenti di camera sono eseguiti in post.
Per non perdere risoluzione e avere la possibilità di andare da un’inquadratura larga ad un close up in pochi fotogrammi, ho messo insieme diverse inquadrature girate a 8K (una larga durante il concerto, e altri medium shots durante il soundcheck). Quindi, in pratica, i movimenti di camera a livello di risoluzione sono spinti ben oltre gli 8K. Il risultato finale è una sorta di multicam girato con una sola camera.»

Come ciliegina sulla torta, Giorgio ha accontentato il volere degli HEALTH, malati di cinematografia italiana anni Settanta, da Pasolini ai b-movies: al posto di chiamarlo “The Dome”, la scelta è quindi ricaduta su “Il Duomo”, e sul finale appare anche la parola “Fine”. L’unico guaio è che non sono previste date della band in Italia.

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