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Hanno accusato Michael Jackson di molestie, ora sperano che il processo si tenga prima dell’uscita del biopic

Secondo l’avvocato di Wade Robson e James Safechuck, le società che gestiscono gli affari del re del pop «hanno favorito gli abusi e ora tentano di riscrivere la storia» ripulendone l’immagine col film di Antoine Fuqua che vedremo nel 2025

Hanno accusato Michael Jackson di molestie, ora sperano che il processo si tenga prima dell’uscita del biopic

Michael Jackson

Foto: Getty Images

Wade Robson e James Safechuck, che nel documentario del 2019 Leaving Neverland accusano di molestie Michael Jackson, hanno chiesto e ottenuto che i loro casi vengano accorpati in uno solo. Sperano che il processo si tenga entro l’inizio 2025, prima cioè dell’uscita del biopic di Antoine Fuqua Michael dove il re del pop è interpretato dal nipote Jaafar Jackson.

Nel corso di un’udienza che si è tenuta ieri, un avvocato delle società di Jackson ha dichiarato che i suoi clienti non intendono avvalersi della legge che assicura che si arrivi a sentenza entro i tre anni.

Secondo i due accusatori, i difensori di MJJ Productions e MJJ Ventures, vale a dire le società che gestiscono l’eredità di Jackson, mirano a far slittare il processo dopo l’uscita del film. Col film, dice il loro avvocato John C. Carpenter, si cercherà di ripulire l’immagine del re del pop macchiata dalle accuse: «Vogliono che il biopic su Jackson esca prima del processo. Prima favoriscono gli abusi, poi tentano di riscrivere la storia».

Al centro del processo ci sono le accuse mosse da Robson e Safechuck non a Jackson, ma alla MJJ Productions e MJJ Ventures. Dicono di essere stati molestati dal cantante quando erano bambini e accusano le società di negligenza, di non avere esercitato una supervisione adeguata, in altre parole di favoreggiamento. Dopo essere stato respinto una prima volta, il loro caso è stato ammesso in tribunale nel 2023 poiché «un’azienda che facilita gli abusi sessuali verso minori da parte di uno dei suoi impiegati non è esente dal dovere di proteggere quei bambini semplicemente perché è di proprietà esclusiva dell’autore dell’abuso».

Secondo i membri della famiglia Jackson, Robson e Safechuck vogliono solo guadagnarci. «È una faccenda di soldi», ha detto Marlon Jackson, fratello di Michael. La prossima udienza si terrà a giugno.

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