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Guarda la performance di Mahmood al Bataclan

Il vincitore di Sanremo si è esibito nel teatro della strage del 2015: «la musica deve unire», ha detto poco prima dell'inizio del concerto. Ecco i video

Guarda la performance di Mahmood al Bataclan

Sono passati quasi sei anni da quella notte surreale del 13 novembre 2015: alle 20.45, presso il Bataclan, storico teatro parigino situato nell’XI arrondissement, sulla rive droite della Senna, stava andando in scena un concerto degli Eagles of Death Metal. Come da tradizione, si trattava di una serata “intima”: gli spettatori erano circa 1500, tanti ne bastavano per riempire interamente la sala.

Alle 21:40 tre terroristi vestiti di nero (Ismaël Omar Mostefaï, Samy Amimour e Foued Mohamed-Aggad), muniti di  zaini porta-caricatori, AK-47, un fucile a pompa, alcune bombe a mano e delle cinture esplosive, parcheggiano la loro Volkswagen Polo nera accanto al teatro, su Boulevard Voltaire. Due minuti dopo il commando inviò un sms a Mohamed Belkaid, il coordinatore principale degli attacchi rifugiato in Belgio, con un messaggio telegrafico ma chiaro: «Siamo partiti, cominciamo». Il bilancio fu drammatico: 90 persone persero la vita, consegnando alla Storia la più cruenta aggressione in territorio francese dalla Seconda guerra mondiale e il secondo più grave atto terroristico nei confini dell’Unione europea dopo gli attentati dell’11 marzo 2004, a Madrid.

Da allora il nome di una delle sale da concerti parigine più prestigiosa è stato legato indissolubilmente a quella tragedia, divenendone quasi un sinonimo: la “strage del Bataclan” ha fatto breccia nell’immaginario collettivo di tutti noi. Da qualche anno, però, il teatro ha ricominciato a funzionare a pieno regime: ieri, ad esempio, ha ospitato l’esibizione di Mahmood, che ha inserito il Bataclan tra le tappe del suo Ghettolimpo Summer Tour. Qui alcuni spezzoni della sua performance:

Mahmood ha anche riservato il giusto spazio alla canzone della sua consacrazione, Soldi, il brano che gli ha permesso di trionfare a Sanremo la prima volta, nel 2019.

Prima dell’inizio del concerto, intervistato dal TG1, Mahmood aveva detto che «La musica deve unire». Che dire: missione compiuta.