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Gli Who fanno marcia indietro: «Torniamo con Zak Starkey»

Dopo esser stato licenziato nei giorni scorsi, il figlio di Ringo Starr è stato reintegrato nella band. Pete Townshend: «Mi assumo la responsabilità di questa confusione»

Gli Who fanno marcia indietro: «Torniamo con Zak Starkey»

Zak Starkey in concerto con gli Who nel 2023

Foto: Anna Kurth / AFP via Getty Images

Dopo che all’inizio della settimana gli Who avevano annunciato la separazione dal batterista Zak Starkey, il cofondatore della band, Pete Townshend, è intervenuto sui social per smentire la notizia.

«Notizia flash! Gli Who tornano con Zak!», ha scritto Townshend sabato su Instagram. «A Zak non è stato chiesto di lasciare gli Who. Ci sono stati alcuni problemi di comunicazione, personali e privati, da entrambe le parti, che dovevano essere affrontati e che abbiamo risolto felicemente.»

Il post del chitarrista invitava i fan a consultare il sito ufficiale della band “per la dichiarazione completa”, pubblicata circa un’ora dopo e firmata dallo stesso Townshend. Qui l’artista ha ribadito quanto detto su Instagram, aggiungendo ulteriori dettagli: «Roger [Daltrey] e io vorremmo che Zak rendesse più essenziale il suo stile di batteria, evolutosi di recente, per adattarlo alla nostra formazione priva di orchestra, e lui ha accettato senza problemi.» E ha aggiunto: «Mi assumo la responsabilità di questa confusione. I nostri concerti alla Royal Albert Hall sono stati un po’ complicati per me. Pensavo che quattro settimane e mezzo fossero sufficienti per riprendermi da una protesi al ginocchio… mi sbagliavo!»

Parole che sembrano confermare le voci secondo cui Daltrey sarebbe apparso contrariato durante le esibizioni alla Royal Albert Hall, soprattutto quando la band ha tentato di suonare The Song Is Over per la prima volta nella sua storia. In quell’occasione, il frontman ha interrotto la canzone dopo una sola strofa.

«Per cantare questa canzone ho bisogno di sentire la tonalità, e non ci riesco», ha dichiarato dal palco. «Tutto ciò che sento è la batteria che fa bum, bum, bum. Non posso cantare così. Mi dispiace.»

Nel comunicato diffuso sabato sul sito degli Who, Townshend ha riconosciuto che i problemi potrebbero essere stati causati da un soundcheck troppo breve: «Forse non abbiamo dedicato abbastanza tempo al controllo del suono, e questo ci ha creato problemi sul palco. Il suono al centro palco è sempre il più difficile da gestire. Roger non ha fatto nulla di sbagliato, se non aggiustarsi gli auricolari. Zak ha commesso qualche errore e si è scusato».

Facciamo però un passo indietro. La situazione è inizialmente esplosa mercoledì, dopo le esibizioni alla Royal Albert Hall. «La band ha preso la decisione collettiva di separarsi da Zak dopo questa serie di concerti», aveva dichiarato un portavoce della band in un comunicato ufficiale. «La band nutre soltanto ammirazione per lui e gli augura il meglio per il futuro.»

Nel pomeriggio dello stesso giorno, Starkey aveva commentato pubblicamente la notizia della sua uscita: «Sono molto orgoglioso dei quasi trent’anni trascorsi con gli Who», aveva detto il batterista, figlio maggiore di Ringo Starr e cresciuto accanto al batterista originale degli Who, Keith Moon. «Indossare i panni del mio padrino, lo “zio Keith”, è stato il più grande onore della mia vita. Resto il loro fan numero uno. Gli Who sono stati come una famiglia per me. Dopo aver suonato quei brani per così tanti anni, sono sorpreso e amareggiato che qualcuno abbia avuto da ridire sulla mia performance di quella sera… ma che posso farci?»

Sabato, però, le parti hanno trovato un’intesa, ricomponendo le divergenze. «Siamo una famiglia. La cosa è esplosa troppo in fretta e ha preso troppo ossigeno. Ora è finita», ha dichiarato Townshend. «Andiamo avanti con ottimismo.»

Ha poi voluto rassicurare i fan di Daltrey: «Per quanto riguarda Roger, il pubblico potrà godersi i suoi prossimi concerti da solista con il suo favoloso batterista, Scott Devours, che si vociferava potesse sostituire Zak negli Who e che ha sempre supportato la band.» E ha aggiunto: «Devo delle scuse a Scott per non aver spento quella voce sul nascere. È rimasto ferito dalla situazione. Prometto che gli offrirò da bere e lo abbraccerò.»

Anche Starkey ha condiviso la dichiarazione ufficiale sul suo profilo Instagram, scrivendo: «Sono grato di far parte della famiglia Who. Grazie Roger e Pete».

Da Rolling Stone US.

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