Gli Stone Temple Pilots ricordano Scott Weiland a un anno dalla sua morte | Rolling Stone Italia
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Gli Stone Temple Pilots ricordano Scott Weiland a un anno dalla sua morte

«Le canzoni che abbiamo scritto hanno avuto un impatto incredibile su di noi. È stato incredibile, un'esperienza ultraterrena» scrive la band sul suo sito ufficiale e sui social

Scott Weiland, Stone Temple Pilots - Foto via Facebook

Scott Weiland, Stone Temple Pilots - Foto via Facebook

Eccoci, è passato un anno da quando te ne sei andato», inizia così il discorso firmato dalla band e diffuso sul sito ufficiale e attraverso i canali social degli Stone Temple Pilots.

«Le canzoni che abbiamo scritto hanno avuto un impatto incredibile su di noi, ci hanno fatto risplendere. È stato incredibile, un’esperienza ultraterrena. Chissà se ora ti trovi in un posto migliore per scrivere». Scott Weiland, cantante della band dal 1989 al 2002 e dal 2008 al 2013, è morto il 3 dicembre 2015 a causa di un cocktail letale a base di cocaina, etanolo e metilendiossiamfetamina (MDA) mentre era in tour con la sua nuova band: i Wildabouts. La sosta a Bloomington, in Minnesota, è stata per lui l’ultima. Poco dopo, la sua ex moglie ha scritto una struggente lettera sulla morte del cantante.

Conclusa l’avventura con Slash e i Velvet Revolver, Weiland è tornato a cantare negli STP nel 2008 per poi essere licenziato e sostituito da Chester Bennington dei Linkin Park nel 2013. Sei mesi dopo la morte di Weiland il nuovo cantante ha concluso il suo mandato e la band ha dichiarato di voler aprire dei casting per ricoprire nuovamente quel ruolo negli Stone Temple Pilots. Attualmente non è ancora stato trovato un nuovo vocalist per la band.