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Gli Iron Maiden sono tornati

È uscito ‘The Writing on the Wall’, il primo pezzo del gruppo da sei anni a questa parte. Nel video animato si punta il dito contro l'avidità dell'1% più ricco della popolazione mondiale

Gli Iron Maiden sono tornati. La band inglese ha pubblicato un nuovo pezzo epico di sei minuti titolato The Writing on the Wall.

Scritto da Adrian Smith e Bruce Dickinson, co-prodotto da Kevin Shirley e Steve Harris, il pezzo è accompagnato da un video animato ideato da Dickinson e realizzato con due ex dirigenti della Pixar, Mark Andrews e Andrew Gordon, e con il direttore della BlinkInk e regista Nicos Livesey. Sì, ovviamente compare Eddie, l’unico in 3D in un video in 2D, e con lui morte, distruzione e richiami alla Bibbia, una metafora della distruzione del pianeta da parte dell’1% della popolazione più ricca, come da spiegato Livesey a It’s Nice That. «Vuole affrontare in modo molto diretto il tema della situazione del pianeta».

«Volevo sfruttare il più possibile le copertine dei vecchi album del gruppo fatte da Derek Riggs e aggiungere vibrazioni da cartone animato old school», ha detto il regista che fra le fonti di ispirazione cita anche i film Heavy Metal e Gandahar di Rene Laloux, l’opera dell’illustratore di fantascienza Peter Jones, il fumettista Mike Ploog e Roger Dean, noto agli appassionati di prog e non solo per essere l’autore delle copertine più celebri degli Yes. Andrews cita invece Mad Max, Il pianeta delle scimmie originale e L’esercito delle 12 scimmie di Terry Gilliam.

«Sono molto orgoglioso di com’è venuto il video, è un piccolo film», ha detto Dickinson. «Sapevo che avrebbe funzionato non appena Mark avesse dato vita alle mie idee con i suoi incredibili storyboard, ho pensato che avremmo potuto creare qualcosa di molto speciale insieme. Penso che l’abbiamo fatto e spero che i nostri fan siano d’accordo. È stato effettivamente creato dai fan dei Maiden», ovvero Andrews e Gordon.

Racconta Livesey: «Abbiamo trovato rapidamente le competenze che volevamo, le persone letteralmente litigavano per lavorare su un video dei Maiden: più di 60 persone in 13 Paesi dal Brasile alla Francia, dalla Romania agli Stati Uniti hanno lavorato per aggiungere qualcosa al video e direi che il loro amore, la loro passione e la loro conoscenza della band traspare da ogni fotogramma. Un dream team».

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