Gino Paoli: «Un tempo la canzone di mer*a non arrivava a Sanremo, invece adesso ci arrivano soprattutto quelle» | Rolling Stone Italia
Tre amici al bar

Gino Paoli: «Un tempo la canzone di mer*a non arrivava a Sanremo, invece adesso ci arrivano soprattutto quelle»

Nella puntata speciale di 'Tintoria' registrata eccezionalmente a Genova e disponibile dal 6 febbraio, il cantautore è la prima voce storica a raccontarsi nel podcast. Tra cos'era e cos'è diventato il Festival e tantissimi aneddoti sui protagonisti della musica

Gino Paoli: «Un tempo la canzone di mer*a non arrivava a Sanremo, invece adesso ci arrivano soprattutto quelle»

Stefano Rapone, Gino Paoli e Daniele Tinti durante la registrazione di 'Tintoria'

Foto: Enrico Berardi

«No, non guardo Sanremo (…) Una volta era il Festival della canzone, non era neanche importante chi la cantasse, poi le case discografiche si sono accorte del potere rituale per l’Italia e adesso fanno il prodotto finito sperando che abbia una promozione. Da lì la tv si accorge che lo spettacolo di Sanremo funziona, arriva non solo in Italia ma anche fuori, e allora si appropria di Sanremo e lo fa diventare lo squallido spettacolo che è adesso». Gino Paoli è il “primo grande vecchio” a raccontarsi a Tintoria, il podcast di e con Daniele Tinti e Stefano Rapone che sarà online su Youtube e su tutte le piattaforme da martedì 6 febbraio, primo giorno del quinto Festival targato Amadeus.

E proprio di Sanremo il cantautore genovese ha parlato durante la 195esima puntata, registrata eccezionalmente a Genova davanti alla platea sold out del Teatro Sant’Agostino, facendo anche una sorta di storia della manifestazione fino a concludere: «Era tutta un’altra cosa, era un fatto anche economico, globale quello delle canzoni che andavano a Sanremo perché erano state scelte da un editore, quindi avevano dei filtri già talmente importanti che la canzone di merda non arrivava a Sanremo, invece adesso ci arrivano soprattutto quelle di merda».

Paoli, chiaramente a suo agio nel clima di totale libertà del podcast, non si è risparmiato: prendendo spunto dalla sua autobiografia Cosa farò da grande. I miei primi 90 (scritta con Daniele Bresciani e edita di Bompiani), ha ripercorso con i due comici la sua carriera, dall’essere diventato un cantante suo malgrado a una lunghissima serie di aneddoti sui più grandi protagonisti della storia della musica italiana. Vedi Lucio Dalla e Luigi Tenco, raccontati senza filtri come da tradizione a Tintoria (co-prodotto da The Comedy Club e distribuito da OnePodcast), che continua a mantenere la sua originalità e la sua essenza mai mainstream, ma che è comunque ormai diventato punto di riferimento nel mondo dei podcast comedy italiani e non solo. Vedere la clip qui sotto su Lucio Dalla per credere.

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