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Ghali per la causa palestinese e contro chi «partecipa a manifestazioni trendy e a sto giro ha paura di parlare»

«Vedo gente che di solito parla e prende posizione per qualsiasi cosa, ma questa volta ha orecchie coperte, gambe incrociate e braccia conserte. La chiamano guerra ma è un massacro a senso unico»

Ghali per la causa palestinese e contro chi «partecipa a manifestazioni trendy e a sto giro ha paura di parlare»

Ghali

Foto: Valentina Frugiuele/Getty Images

In un post Instagram, Ghali ha ribadito la sua posizione riassunta nello slogan «FR33 P4L35TINA» e ha puntato il dito contro chi prende posizione sui social per cause facili e in questi giorni non si è espresso. «C’è un genocidio in atto e il mondo dorme. Tutti a partecipare a manifestazioni trendy sulle piattaforme e a sto giro avete paura di parlare?».

«Questa è la conversazione finale di uno dei miei videogiochi preferiti» scrive il rapper dopo aver pubblicato un video tratto dal videogioco Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty. «Assurdo come già nel 2000 già ci raccontavano certe verità. La verità è sempre stata manipolata da chi vince le battaglie e la cosa più triste è quello che ci insegnano a scuola. Quello che mi chiedo ora è: chissà se un giorno ci racconteranno la verità su questa vicenda? Che dura ormai da più di 70 anni. La chiamano guerra ma è un massacro a senso unico. Una delle più grandi ingiustizie sotto gli occhi di tutti. Ci dobbiamo fidare di quello che insegnano a scuola ai nostri figli? Vedo gente che di solito parla e prende posizione per qualsiasi cosa che questa volta ha orecchie coperte, gambe incrociate e braccia conserte. Tutti a partecipare a manifestazioni trendy sulle piattaforme e a sto giro avete paura di parlare?».

«Stiamo dando tutta la nostra vita ad un social network che ci censura e ci oscura l’account se proviamo a comunicare tra di noi cose importanti. Un contesto in cui ci fanno creare tutti i contenuti che vogliamo e ci fa credere in un mondo libero finché non si toccano certi argomenti. È ok vivere nel matrix purché lo si riconosca e si riesca a fare dentro e fuori con consapevolezza. C’è un genocidio in atto e il mondo dorme».

E infine: «C’è un terrorismo mediatico in corso che se ci trova spaventati, centra l’obbiettivo. Parlate di quello che sta succedendo con i vostri amici e con le vostre famiglie. Condividete informazioni perché è nostro diritto e non smettete di urlare FR33 P4L35TINA anche in codici diversi».

 

 
 
 
 
 
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