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Fra poche ore i Pink Floyd pubblicheranno un inedito per l’Ucraina

Si intitola ‘Hey Hey Rise Up’, è musicato da David Gilmour e interpretato da Andriy Khlyvnyuk degli ucraini Boombox. Ecco la storia della canzone: c'entrano un canto in una piazza di Kiev deserta, una pianta chiamata viburno e la maledizione lanciata da una donna ucraina a un soldato russo

Fra poche ore i Pink Floyd pubblicheranno un inedito per l’Ucraina

David Gilmour alla Royal Albert Hall di Londra nel settembre 2015

Foto: Chiaki Nozu/Getty Images

I Pink Floyd pubblicheranno a mezzanotte un inedito per l’Ucraina. Si intitola Hey Hey Rise Up ed è interpretato da Andriy Khlyvnyuk della band ucraina dei Boombox.

Hey Hey Rise Up è la prima canzone originale dei Pink Floyd dai tempi di The Division Bell del 1994. È vero che nel frattempo è stato pubblicato The Endless River, ma conteneva incisioni rimaneggiate ed effettuate ai tempi delle session di The Division Bell. È anche la prima volta che i Pink Floyd pubblicano un pezzo nella cui intestazione compare la dicitura “featuring”.

Oltre al leader e chitarrista David Gilmour, all’incisione ha partecipato quello che oggi è l’unico altro membro della band, il batterista Nick Mason (non è ancora nota la reazione di Roger Waters alla notizia). Al basso c’è Guy Pratt, alle tastiere Nitin Sawhney.

«Noi come altri», ha poi detto Gilmour, che ha nuora e nipoti ucraini, «stiamo provando rabbia e frustrazione per questo vile atto in cui un pacifico e democratico Paese indipendente viene invaso e la propria gente uccisa da una delle più grandi potenze al mondo».

Hey Hey Rise Up è stata registrata il 30 marzo e si basa sul canto Oh, the Red Viburnum in the Meadow scritto da Stepan Charnetskii, che compare tra gli autori della canzone con Gilmour e Khlyvnyuk. La pianta del viburno è un simbolo nazionale in Ucraina. Recita il testo: «Nel prato un viburno rosso si è piegato / La nostra gloriosa Ucraina è travagliata / Prenderemo quel viburno rosso e lo rialzeremo / E noi, la gloriosa Ucraina, lo rialzeremo e gioiremo».

Il canto è interamente interpretato da Khlyvnyuk, la cui voce è stata presa da un post Instagram del 27 febbraio, quando l’ha intonato, col fucile in mano, in Sofiyskaya Square a Kiev. Ecco il post originale:

 

 
 
 
 
 
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Gilmour conosceva già Khlyvnyuk e i Boombox. «Nel 2015», dice il chitarrista dei Pink Floyd in un post, «ho suonato al Koko a Londra in supporto di Belarus Free Theatre, i cui membri erano stati imprigionati. C’erano anche Pussy Riot e Boombox. Il cantante Andriy ha avuto problemi col visto, perciò il resto della band ha suonato con me, abbiamo fatto Wish You Were Here per Andriy quella sera. Di recente ho letto che Andriy aveva mollato il tour americano dei Boombox per tornare in Ucraina e unirsi alle Forze di Difesa Territoriale. Poi ho visto questo incredibile video su Instagram, in cui lui si trova nella piazza di Kiev con questa bellissima chiesa con la cupola dorata e canta nel silenzio di una città senza traffico o altri rumori di sottofondo a causa della guerra. È un momento potente che ho voluto trasformare in musica».

Quando Gilmour l’ha contattato, il cantante era in ospedale a Kiev, ferito dalla scheggia di un proiettile. «Gli ho suonato un frammento della canzone al telefono e mi ha dato la sua benedizione. Spero riusciremo a collaborare di persona un giorno».

Gilmour si augura che il pezzo «riceva vasto supporto e visibilità. Vogliamo raccogliere fondi per beneficenza (i guadagni saranno donati all’Ukraine Humanitarian Relief Fund, ndr) e risollevare il morale. Vogliamo dare il nostro supporto all’Ucraina e dimostrare che buona parte del mondo pensa sia totalmente sbagliato che una superpotenza invada un Paese democratico indipendente com’era diventata l’Ucraina».

Sull’artwork del singolo, che potete vedere qui sopra, ci sono il logo dei Pink Floyd coi colori della bandiera ucraina e un girasole creato dall’artista cubano Yosan Leon, La mirada del girasol. Il girasole è utilizzato durante le celebrazioni per l’indipendenza dell’Ucraina ed è diventato uno dei simboli della guerra da quando ha cominciato a girare un video (lo si vede qui sotto) in cui una donna dice ai un militare russo «siete occupanti, che voi siate maledetti d’ora in poi» e gli dà dei semi di girasole dicendogli: «Prendi questi semi e mettili in tasca, così quando giacerai morto i girasoli cresceranno».

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