Flashback: Neil Young presenta ‘On the Beach’ in un live a sorpresa | Rolling Stone Italia
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Flashback: Neil Young presenta ‘On the Beach’ in un live a sorpresa

Nel 1974 il cantautore suonò per la prima volta i brani di uno dei suoi album più importanti, un capolavoro scritto in uno dei momenti più oscuri e difficili della sua carriera

Il 16 maggio 1974 Ry Cooder e Leon Redbone conclusero il loro concerto al Bottom Line di New York, ma il pubblico restò fermo in sala, girava voce che ci fosse ancora tempo per un’ultima sorpresa. Poi, alle 2:15 del mattino, un uomo con la chitarra salì sul palco. “Questa si chiama… si chiama… Citizen Kane Junior Blues!”, disse Neil Young prima di attaccare con il giro di Pushed It Over the End.

Era la prima volta che il pubblico poteva ascoltare le canzoni del suo nuovo album On the Beach, che uscirà nei negozi il 19 luglio 1974. Sul palco del Bottom Line suonò quattro brani – la title track, la straziante Ambulance Blues, l’inquietante Revolution Blues, ispirata a Charles Manson, e Motion Pictures (For Carrie) – diversi da tutto quello che aveva scritto fino a quel momento. “È musica piuttosto oscura, di sicuro non è roba allegra”, disse del disco a Jimmy McDonough, l’autore della biografia Shakey. “Credo che in quel periodo mi sentissi disilluso, le cose non andavano come mi aspettavo”.

On The Beach arrivò in seguito al successo commerciale di Harvest, ma non condivideva quasi nulla con le tonalità relativamente allegre del predecessore. “Well, I hear that Laurel Canyon is full of famous stars”, canta in Revolution Blues, indossando i panni di un pericoloso killer. “But I hate them worse than lepers / And I’ll kill them in their cars)”. (Anche se gli anni ‘70 non erano neanche a metà strada all’epoca dell’uscita del disco, Stephen Holden di Rolling Stone definì On the Beach “uno degli album più disperati del decennio”).

Rinchiusi nel Marquis Hotel di Los Angeles, Young e gli altri musicisti della band – i chitarristi Ben Keith e Rusty Kershaw, il bassista Tim Drummond, e la sezione ritmica dei Crazy Horse, Billy Talbot e Ralph Molina, così come Rick Danko e Levon Helm della Band – registrarono On the Beach con l’aiuto degli honey slides, una miscela di marijuana fritta e miele. “Sapete cosa sono gli honey slides?” chiese Young al pubblico del Bottom Line, prima di spiegare per filo e per segno come cucinare miele e “pessima marijuana”. “L’erba più economica è perfetta”, disse. “Sai, di questi tempi… bisogna pensare a fare economia”.

Il concerto al Bottom Line sarà l’unica occasione in cui Young canterà Motion Pictures (For Carrie), una canzone scritta sulla relazione disastrata con l’attrice Carrie Snodgress, la stessa che aveva ispirato A Man Needs a Maid. “Iniziavo a comprendere quanto folle fosse la vita che avevo scelto con Carrie”, ha detto Young a McDonough. I brani di On the Beach verranno suonati parecchio quell’anno, ma nei decenni successivi diventeranno delle rarità.

Sulla copertina di On the Beach, Young osserva un grigio Oceano Pacifico, è fermo su una spiaggia con le mani in tasca. È circondato da mobili decorati con una fantasia floreale, e da una Cadillac del ‘59 sprofondata nella sabbia. La prima pagina di un giornale accartocciato recita: “SENATOR BUCKLEY CALLS FOR NIXON TO RESIGN”, un segno del caos politico dell’epoca. Lo scatto di Gary Burden rappresenta alla perfezione lo spirito dell’album. Young non ha mai portato in tour promozionale il materiale di On the Beach, e questo bootleg al Bottom Line è la testimonianza definitiva di quel periodo della sua carriera. Potete ascoltarlo in cima all’articolo.

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