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I Five Finger Death Punch cancellano la data di Milano dopo una falsa notizia

Un presunto gruppo di Anonymous annuncia un attacco dell'ISIS al concerto all'Alcatraz della band metal. Nonostante la smentita, il gruppo annulla la data. Ecco come è andata.
Five Finger Death Punch, foto di Kenneth Sporsheim, fonte Facebook

Five Finger Death Punch, foto di Kenneth Sporsheim, fonte Facebook

Sabato 21 novembre alle 18.17 GMT (le nostre 19.17) l’International Business Times ha pubblicato una notizia partita da un tweet di quello che dal nome, OpParisIntel, sembrava un sottogruppo di Anonymous, il collettivo di hacker che a seguito degli attentati a Parigi ha deciso di partecipare alla lotta contro l’ISIS. Il tweet rimandava a un link in cui erano segnalati alcuni punti che, secondo OpParisIntel, sarebbero stati attaccati dall’ISIS domenica 22 novembre:

– Vari posti nella capitale francese
– un evento della WWE Survivor Series alla Philips Arena di Atlanta
– il University Pastoral Day in Libano
– l’evento One Day One Juz della moschea Al-Jihad in Indonesia
– le celebrazioni cattoliche per la Solennità di Cristo Re
– il concerto dei Five Finger Death Punch all’Alcatraz di Milano

Il tweet del presunto sottogruppo di Anonymous che annuncia degli attentati dell’ISIS per il 22 novembre

La notizia ha iniziato a girare anche su altri siti, e poche ore dopo è arrivata la smentita di Anonymous, pubblicata su Twitter dall’account ufficiale. Il gruppo aveva già avvisato di fare attenzione rispetto a tutte le varie voci che si sentono su possibili attacchi dell’ISIS e di verificare sempre le fonti.

Stessa smentita arriva dall’account ufficiale di Anonymous Parigi, OpParis.

Nel frattempo però la notizia era arrivata ai Five Finger Death Punch, band heavy metal che aveva in programma un live all’Alcatraz insieme a Papa Roach e i Devil You Know. Sia i FFDP che i Papa Roach hanno pubblicato sulle loro pagine Facebook un comunicato in cui annunciavano ai fan la scelta di non fare il concerto, nonostante la notizia fosse già stata smentita. Il comunicato dei FFDP è stato usato affisso sulle porte dell’Alcatraz per annunciare la cancellazione della data. La band ha scritto: “Come alcuni di voi sapranno, ci sono state delle notizie secondo cui il nostro concerto di Milano, 22 novembre, sarà l’obiettivo di una nuova ondata di attacchi come abbiamo visto a Parigi. Abbiamo fatto del nostro meglio per lavorare con i promoter locali e le autorità per fare in modo che ci fosse un’adeguata sicurezza. Purtroppo non abbiamo avuto conferme in tempo per soddisfare le nostre richieste e per assicurare che i nostri fan sarebbero stati sicuri all’evento. Quindi siamo costretti a posporre le date.”

Di seguito il comunicato davanti all’Alcatraz. -Milly-

Posted by Five Finger Death Punch Italia on Sabato 21 novembre 2015

Live Nation ha pubblicato sulla pagina Facebook un contro-comunicato in cui sostiene che le precauzioni erano state prese giorni prima dell’arrivo del comunicato: “A precisazione e smentita del comunicato rilasciato dalla band sulla propria pagina Facebook, Live Nation dichiara che tutte le precauzioni relative ad assicurare il regolare svolgimento dello show in piena sicurezza, sono state richieste e concordate con le forze dell’ordine alcuni giorni prima del previsto arrivo del gruppo a Milano. Tali precauzioni prevedevano: il rafforzamento del numero di uomini a disposizione del controllo, portati a 20 e muniti di metal detector, la disponibilità’ dei cani per la bonifica esplosivi e la presenza del posto fisso di rinforzo con camionetta posta all’esterno del locale. Le motivazioni che hanno portato il gruppo a cancellare il concerto di Milano rimangono personali e legate ad alcune minacce apparse sul web non confermate dalle autorità competenti. Inoltre sottolineiamo che non coinvolgono le assicurazioni relative al controllo degli ingressi che Live Nation ha dato in modo preciso e con giusto anticipo.”

Lorenzo Citterio, proprietario dell’Alcatraz, ci ha spiegato che i controlli erano già aumentati in seguito agli attacchi di Parigi: «Abbiamo avuto altri concerti e serate settimana scorsa. Stiamo più attenti, abbiamo il sostegno delle forze dell’ordine di zona, abbiamo ripreso a utilizzare i metal detector dopo averli tolti tempo fa – prima gli avventori ci guardavano male quando li usavamo, ora si sentono più tranquilli.» Rispetto alle richieste a cui fa riferimento la band, Citterio spiega che i promoter si erano già mossi a riguardo, e tutto era stato messo in sicurezza il più possibile, «Erano già in contatto con polizia e artificieri, tutto quello che si poteva fare era stato fatto.» Conclude dicendo che è nell’interesse del locale che tutto sia il più sicuro possibile, «Non possiamo smettere di uscire, perché non dobbiamo darla vinta al terrorismo. È un peccato che il concerto sia stato annullato. Aspettiamo di sapere quando verrà rimessa la data.»

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