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Fedez vuole denunciare il Codacons per «stalking giudiziario»

L’ha annunciato su Instagram dopo lo sfogo di ieri: «La situazione è insostenibile». La risposta del presidente Rienzi: «È allergico a qualsiasi critica, come Berlusconi afferma di essere perseguitato»

Foto: Elisabetta A. Villa/Redferns via Getty Images

«L’unica strada che ho è quella di citare il Codacons per stalking giudiziario. Ora basta». Si è concluso così, ieri sera, il lungo sfogo che Fedez ha pubblicato sulle sue storie Instagram dopo «l’ennesima raccomandata» dell’associazione, questa volta a proposito dei fondi raccolti da Scena Unita per i lavoratori dello spettacolo.

Dopo il primo botta e risposta – che vi abbiamo raccontato qui –, il rapper ha detto di essere «rammaricato perché da mesi sto lavorando a nuovi progetti di charity con tanto entusiasmo, non vedevo l’ora di poterveli raccontare… E invece ora penso solo alle rotture di palle a cui andrò incontro. La cosa che mi fa incazzare è che tutto questo avvenga per ostacolare dei progetti solidali». In questi anni, continua, «ho sempre cercato di esorcizzare ogni causa del Codacons con un po’ di sana ironia. Ora mi rendo conto che la situazione sta diventando sempre più insostenibile».

Ma cos’è precisamente lo stalking giudiziario? Si tratta di «atti persecutori, le cui azioni moleste si sostanziano nella reiterazione di pretese risarcitorie in sede civile, ricorsi amministrativi e persino in denunce-querela prive di fondamento ma strumentali a porre il destinatario in uno stato di angoscia o di prostrazione e a vessarlo». Huffington Post cita anche un precedente italiano: il caso risale al 2020, quando il Tribunale di Monza ha condannato un avvocato (accusato di stalking giudiziario nei confronti di un suo ex cliente) a quattro anni di reclusione e cinque di interdizione dalla professione.

Nel frattempo è arrivata la risposta del presidente del Codacons Carlo Rienzi. «Siamo felici dell’annuncio di Fedez di una querela contro di noi. Sarà finalmente l’occasione per far cessare le violenze, le ingiurie e gli insulti che periodicamente rivolge al Codacons e che fomentano odio sul web», ha detto ad Adnkronos. «Il Codacons è colpevole a suo dire di “lesa maestà” per aver osato criticarlo per alcuni comportamenti. Fedez, evidentemente allergico a qualsiasi critica, si crede oramai un imprenditore come Berlusconi, e come Berlusconi afferma di essere perseguitato». Rienzi ha anche annunciato che l’ufficio legale del Codacons sta preparando un’altra querela, questa volta per diffamazione, «mettendo insieme tutte le calunnie del rapper, gli insulti e gli oltraggi rivolti al Codacons nelle ultime 24 ore, e che hanno scatenato sul web una pericolosissima campagna d’odio contro l’associazione».

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