Fedez sul caso Cucchi: «Certe stronzate non ce le beviamo» | Rolling Stone Italia
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Fedez sul caso Cucchi: «Certe stronzate non ce le beviamo»

Il rapper torna al centro della polemica con un post in sostegno alla famiglia di Stefano Cucchi, deceduto il 22 ottobre 2009 nel carcere Regina Coeli (Roma)

Federico "Fedez" Lucia, 25 anni, sulla copertina del nostro numero di ottobre

Federico "Fedez" Lucia, 25 anni, sulla copertina del nostro numero di ottobre

Fedez ci ha abiutato alle posizioni forti: nelle ultime settimane ha scritto l’inno del Movimento 5 Stelle (che per alcuni parlamentari Pd era “vilipendio al Presidente della Repubblica”) e ha fatto discutere per una rissa via Twitter con il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri.

Oggi, a un giorno dalla sentenza della Corte d’appello di Roma che ha assolto tutti gli imputati accusati di omicidio colposo di Stefano Cucchi – perché “il fatto non sussiste”, la vecchia “insufficienza di prove” – il rapper, giudice di X Factor e uomo copertina di Rolling Stone di ottobre è tornato di nuovo all’attacco: “Cucchi morto disidratato?” ha scritto su Facebook nel post che vedete qui sotto, “NOI moriamo disidratati perché certe stronzate non ce le beviamo. L’ingiustizia è uguale per tutti. #VERGOGNA”. Nell’immagine del post è citata una canzone di Fabrizio De André, Un blasfemo (1971).

 

La famiglia di Stefano Cucchi si è detta pronta a un’azione legale nei confronti del Ministero della Giustizia: «L’assoluzione per insufficienza di prove non è il fallimento mio o del mio avvocato, ma il fallimento della Procura di Roma», ha detto Ilaria Cucchi, sorella di Stefano. «Chiederò al procuratore capo di Roma che assicuri alla giustizia i colpevoli della morte di mio fratello, perché due sentenze hanno riconosciuto il pestaggio. Mio fratello è morto e non si può girare e indovinare chi è stato, devono dircelo loro».

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