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Fedez ha denunciato il Codacons per averlo descritto come «incline a commettere reati»

L’associazione aveva chiesto chiarimenti alla Guardia di Finanza circa gli assetti societari del rapper, che replica tramite gli avvocati: sono attacchi infondati e strumentali

Foto: Virginia Bettoja

Fedez e i suoi genitori Annamaria Berrizaghi e Franco Lucia hanno denunciato il Codacons per calunnia e diffamazione. Secondo la querela, come viene riportata dal Corriere della Sera, l’associazione dei consumatori avrebbe «consapevolmente accusato, seppure in modo implicito ed allusivo, Federico Lucia (Fedez cioè, ndr) di essere incline a commettere reati».

Nei confronti di Fedez, sostengono i querelanti, il Codacons ha intrapreso da tempo «una campagna mediatica e giudiziaria quasi quotidiana per presunti comportamenti censurabili, quando non addirittura penalmente rilevanti. Tutte le contestazioni mosse dal Codacons con i suoi attacchi si sono rivelate infondate e strumentali unicamente ad attaccarlo ingiustamente».

L’ultimo atto di questo scontro è recente. In un comunicato pubblicato sul proprio sito una settimana fa, il Codacons ha reso noto di avere presentato un esposto alla Guardia di Finanza in cui si chiede di fare luce sulle società riconducibili al rapper parlando dell’uso di «sistemi consulenziali raffinati e di elevato grado di complessità che vanno oltre una semplice esigenza economica o di sviluppo», aggiungendo che «la situazione merita un’analisi più ampia al fine di cogliere le ragioni strategiche sottostanti che, ancorché potenzialmente lecite, possono talvolta travalicare e deviare in una forma di “potere occulto e trasversale”».

Per Gabriele Minniti ed Andrea Paolucci, gli avvocati di Fedez, sarebbe però una «ricostruzione parziale dei fatti e non veritiera nonché in grado di instillare nel lettore medio» l’impressione che vi siano «condotte illecite». In altre parole, le accuse del Codacons definirebbero una «grave condotta diffamatoria», dipingendo Fedez come «incline a commettere reati».

Com’è noto, negli ultimi quattro anni sono molti e vari i procedimenti avviati dal Codacons nei confronti del cantante. Uno degli ultimi lo vede indagato per calunnia e riguarda un banner pubblicato sul sito dell’associazione ai tempi del Covid. La Procura di Roma aveva chiesto l’archiviazione, che è stata però respinta dal giudice che ascolterà Fedez il 6 maggio.

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