Father John Misty ha insegnato a tutti come si affrontano i leak | Rolling Stone Italia
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Father John Misty ha insegnato a tutti come si affrontano i leak

La scorsa notte, sull'iTunes neozelandese è apparso per intero il suo album che uscirà a giugno. Così, a differenza di Björk e Madonna, Father John l'ha messa sul ridere. Chapeau.

Father John Misty ha insegnato a tutti come si affrontano i leak

God’s Favorite Customer, il nuovo album di Father John Misty, è stato leakato. Qualcuno, per sbaglio si spera, l’ha condiviso con il mondo intero più di un mese prima della sua data di uscita, fissata al primo giugno 2018 per le etichette Sub Pop/Bella Union.

E non è difficile immaginare che, per un artista, quello del leak sia uno degli incubi peggiori. Il frutto di mesi di lavoro, segregazione in studio, eterne discussioni con produttori, etichetta e quant’altro, di colpo viene esposto così, come se un cardinale uscisse dal Conclave e urlasse il nome del neo-eletto Pontefice prima della solenne cerimonia sul balcone di Piazza San Pietro. Lasciando la folla di fedeli (in questo caso i fan) un po’ perplessi sulla veridicità della notizia e sicuramente uccidendo la magia dell’attesa.

Finora, il comportamento delle popstar davanti a un leak del loro prossimo album si è sempre diviso in due casi: il primo lo definiremo “Comportamento Björk” e consiste nell’ignorare completamente la faccenda. Ai tempi dell’uscita di Vulnicura, 2015, il folletto islandese si era limitata a commentare “Ci è voluto un po’ a far quadrare il tutto dopo il leak, ma eccoci qua”. Disco uscito, leak dimenticato, tutti contenti. Né lei né tantomeno la sua etichetta hanno speso un solo secondo per fare ciò che invece ha contraddistinto il secondo tipo di comportamento davanti a un leak, cioè il “Comportamento Madonna”.



Davanti alla fuga di brani del suo Rebel Heart, la regina del pop ha dispiegato una macchina investigativa e legale che onestamente fa spavento. Per dare la caccia al responsabile del leak, Madonna ha coinvolto l’FBI in sinergia con la squadra crimini informatici di Tel Aviv, la Lahav 433, che hanno individuato e arrestato il presunto colpevole. Si chiama Adi Lederman e da allora non abbiamo più sue notizie (speriamo stia bene, in fondo ha soltanto hackerato un computer).

A piazzarsi in mezzo fra le due reazioni delle star leakate è arrivato qualche ora fa Josh Tillman, in arte Father John Misty. Nella notte fra il 17 e il 18 aprile, sulla versione neozelandese di iTunes è apparso per intero, disponibile in streaming e download, il nuovo album, God’s Favorite Customer. Non è passato molto tempo prima che ci si accorgesse dell’errore ma è stato abbastanza per chiamarlo leak. La gente ha ascoltato, visto la tracklist intera, scaricato il disco. Cosa poteva fare Father John? Non potendo prendersela con l’autore del leak, una delle aziende più importanti al mondo, e non volendo nemmeno ignorare come ha fatto Björk col suo proverbiale aplomb nordico, il musicista americano l’ha buttata sul ridere.

La copertina del disco sfoggia già di suo una foto del cantante abbastanza provato, con le dita sulla base del naso nel tipico gesto di una persona affranta, pensierosa. Così, manco a farlo apposta, per commentare il leak, John si è limitato ad aggiungere alla copertina la scritta “When your album leaks a month early”, cioè “Quando il tuo album viene leakato con un mese di anticipo”, e di impostarla come foto profilo sulla pagina Facebook. L’ha buttata sul ridere, salvandosi così non soltanto la faccia ma dando al disco un’ulteriore boost di promozione grazie al linguaggio più virale, immediato e diffuso dell’era di Internet: i meme.

Questa volta, Father John Misty ha insegnato a tutti come affrontare un evento mai del tutto evitabile. Tra parentesi, un bel meme.

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