Emis Killa: «Se uno ti mette le mani addosso e reagisci devi sperare che sia italiano, etero e atletico» | Rolling Stone Italia
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Emis Killa: «Se uno ti mette le mani addosso e reagisci devi sperare che sia italiano, etero e atletico»

«Sennò ti considerano razzista, omofobo o bullo». In una serie di tweet, il rapper se la prende con il politicamente corretto e il "caso Biancaneve"

Emis Killa, il suo ultimo album è "Supereroe". Foto: Ariana Airoldi

Emis Killa

Foto: Ariana Airoldi

Che Emis Killa fosse uno che parla come mangia, come si suol dire, non c’erano dubbi e i suoi social – così come i suoi pezzi – testimoniano questa schiettezza. Risulta fisiologico che in un periodo di battaglie civili e culturali combattute sui social, alcuni suoi post stiano facendo particolarmente discutere. Nelle ultime ore, però, è apparso decisamente “ispirato” (o indignato e ironico) e le reazioni non si sono fatte attendere.

Per mettere da subito le cose in chiaro è partito dichiarando: «Sto politicamente corretto ha rotto il cazzo». E fin qui, poteva sembrare uno sfogo estemporaneo.

Poi ha chiarito: «Non ci si può sentire offesi per qualsiasi cosa». E sembrava la chiosa del pensiero precedente.

Solo che subito dopo è tornato all’attacco ironizzando: «Di sto passo va a finire che se uno stronzo ti mette le mani addosso e reagisci devi sperare che sia italiano, etero e atletico se no sei razzista, omofobo o “bullo”. E che cazzo».

Non contento, ha rincarato la dose prendendo spunto dal “caso” del bacio non consensuale di Biancaneve: «In tutto ciò rimuovono contenuti e immagini dai cartoni con accuse quali “baci non consensuali”, però a catechismo ti raccontano di una vergine Maria che viene ingravidata a sua insaputa dallo spirito “santo” e tutto fila liscio ugualmente. Ma andate a cagare e svegliatevi».

Una serie di tweet polemici, che naturalmente hanno scatenato commenti e critiche. Il rapper è tornato di nuovo a puntualizzare: «Riguardo i tweet appena condivisi, chiunque abbia un Q.I. superiore a 28 capirà il senso delle mie parole e soprattutto che non c’è nessun attacco a nessuna minoranza/etnia/tipologia di persone. Sono per l’eguaglianza, nessuno escluso, ma non sono per l’ipocrisia o il vittimismo».

Non è finita, perché sono seguiti alcuni retweet dell’artista dove ha risposto a chi lo ha criticato e, per chiudere, ha salutato tutti i suoi fan con un’altra provocazione: «Ora mi guardo Frozen con mia figlia e vi auguro una buona notte. PS: speriamo nessuno si incazzi perché il pupazzo di neve l’han fatto bianco. Ciao».

Stamattina, in risposta a chi l’ha chiamato «uomo bianco etero privilegiato», ha scritto: «Ecco quello di cui parlavo. Non ho menzionato nulla e nessuno, solo fatto un affermazione generica e subito arriva qualcuno a reclamare la discriminazione. Che amarezza sto periodo».

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