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Emis Killa contro influencer, buonisti e trapper: «Sembrano ricchi ma vivono nello zozzume»

«Mi sono svegliato con la voglia di svelare ciò che tutti sanno ma nessuno ammette mai», scrive il rapper su Twitter. Poi attacca le influencer «che in realtà fanno le escort» e «chi fa il solidale sui social»

Dopo i vaccini, il politicamente corretto e il “caso Biancaneve”, Emis Killa oggi si è «svegliato con la voglia di svelare ciò che tutti sanno già ma che nessuno ammette mai». Il rapper ha pubblicato una serie di tweet per dire cosa pensa di alcune influencer, dei trapper e di come si raccontano al pubblico.

Il primo tweet si spiega da sé: «Più di una “influencer” in realtà fa la escort».

Con il secondo, invece, Emis passa ai trapper, accusati di ipocrisia e di esaltare uno stile di vita che in realtà non esiste: «Il tuo trapper preferito sembra ricco ma condivide un appartamento minuscolo con altri due o tre tossici e vivono nello zozzume».

Anche il terzo tweet parla di ipocrisia, ma questa volta quella dei “buonisti” dei social: «Chi sembra buono e solidale sui social nel 95% dei casi è un fango cosmico».

Con il quarto tweet invece si torna sulla scena rap e sulle compagnie di alcuni colleghi: «I balordi veri coi rapper magari ci vanno a cena, di certo non li vedi a fare le mosse da coglione nei video». Poi, svelato tutto quello che c’era da svelare, tutti a tavola: «Vado a pranzo. Ciao».

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