Eminem è stato interrogato dai Servizi Segreti per i testi contro Trump | Rolling Stone Italia
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Eminem è stato interrogato dai Servizi Segreti per i testi contro Trump

Il rapper ha risposto ad alcune domande sul freestyle anti-Trump registrato per i BET Awards e sulle frasi contro Ivanka nel testo di ‘Framed’

Eminem è stato interrogato dai Servizi Segreti per i testi contro Trump

Gli agenti dei Servizi Segreti americani hanno interrogato Eminem a proposito di alcune frasi scritte nei testi delle sue canzoni su Trump e sulla figlia Ivanka. Il rapper ha risposto ad alcune domande su Framed, brano contenuto nel suo album del 2017 Revival, e sul freestyle registrato per i BET Hip Hop Awards dello stesso anno. Il freestyle era un attacco molto duro al presidente Trump, e si apriva con i versi: “That’s an awfully hot coffee pot/ Should I drop it on Donald Trump? Probably not/ But that’s all I got ’til I come up with a solid plot”. In Framed, invece, Eminem dice: “Donald Duck’s on, there’s a Tonka Truck in the yard/ But dog, how the fuck is Ivanka Trump in the trunk of my car?” .

Eminem e il suo team di legali hanno incontrato i Servizi Segreti nel gennaio del 2018. Ad agosto, lo stesso anno, Eminem ha pubblicato un altro album, Kamikaze, e la canzone The Ringer, in cui parla della visita: “Cause Agent Orange just sent the Secret Service/To meet in person to see if I really think of hurting him”. All’epoca i servizi non commentarono la notizia, ma alcuni documenti ottenuti grazie al Freedom of Information Act confermano tutto.

Secondo la ricostruzione della stampa, gli agenti sono stati contattati da “un cittadino preoccupato” – a quanto apre un dipendente di TMZ –, che voleva sapere se i servizi stessero “investigando Eminem per il testo in cui minaccia la figlia di Trump”. I Servizi Segreti hanno considerato il testo di Framed “minaccioso”, e hanno descritto il comportamento di Eminem come “inappropriato”. Nel corso dell’interrogatorio Eminem ha dovuto rispondere anche ad alcune domande sull’intervista rilasciata nel 2017 a Vulture, in cui diceva che Trump gli faceva “ribollire il sangue”.

Nonostante il documento che testimonia l’interrogatorio sia arrivato alla stampa con numerosi tagli, BuzzFeed ha trovato alcuni passaggi memorabili. Per esempio, pare che i servizi avrebbero iniziato a leggere i testi di Eminem, che ha approfittato dell’occasione per rappare insieme agli agenti. Una volta concluso l’interrogatorio, l’indagine non ha avuto seguito.

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