«Per me le cose sono semplici e c’è una sola risposta che purtroppo non diventerà mai realtà: devono accettare di guadagnare un po’ meno. Voglio che tutti in quel locale si sentano esseri umani dal primo all’ultimo minuto», dice Jack Antonoff a Hayley Williams nella conversazione della serie Musicians on Musicians di Rolling Stone. L’idea di trattare i fan come appunto esseri umani e non come dei bancomat sta spingendo alcuni artisti a prendere provvedimenti contro il fenomeno dell’accaparramento dei biglietti da parte dei bagarini usando i bot.
È il caso proprio della cantante dei Paramore che dopo aver annunciato il tour solista che toccherà l’Alcatraz di Milano il 5 giugno 2026 ha spiegato come cercherà di battere, se possibile, le follie del mercato secondario. La sua strategia: usare una piattaforma chiamata Openstage prima ancora della prevendita, per verificare l’identità degli acquirenti e cercare di assicurarsi che gli acquisti non vengano effettuati da sistemi automatizzati.
«Ho parlato infinite volte col mio team e loro hanno passato infinte ore a cercare la soluzione migliore affinché i fan riescano a comprare i biglietti», scrive Williams su Instagram. «È stata a dir poco dura e sfortunatamente non c’è modo di garantire che nessun biglietto vada ai bagarini, ma facciamo del nostro meglio».
Sulla piattaforma Openstage è già aperta la registrazione tramite indirizzo e-mail e numero di telefono, «quale misura preventiva contro bot e bagarini. Solo chi si è registrato e ha passato la verifica riceverà un codice unico per acquistare i biglietti durante la prevendita. È importante notare che ricevere un codice non garantisce la possibilità di acquisto». Le lamentele dei fan a fronte di sistemi simili hanno a che fare non solo con la macchinosità del processo, ma anche e soprattutto con l’impossibilità di accedere ai biglietti nel caso vi sia enorme richiesta, come è stato ad esempio per i Radiohead.
«Per cercare di combattere ulteriormente il bagarinaggio e la rivendita di biglietti a prezzi maggiorati», scrive la cantante, «ci siamo assicurati che sia possibile rivenderli a prezzo nominale e abbiamo disabilitato il trasferimento di biglietti per tutti i concerti (ad eccezione di New York e Chicago, dove leggi statali ci impediscono di farlo, e Amsterdam). È un modo per dare a tutti la possibilità di comparare a prezzo nominale».
«So che non è un sistema perfetto», conclude Williams. «Non dovreste fare i salti mortali per comprare un biglietto per un concerto, ma sfortunatamente il sistema è guasto e complicato. Il mio team ed io facciamo tutto ciò che è in nostro potere e mi auguro che il processo che abbiamo messo a punto porti quanti più biglietti possibile (a prezzo nominale) nelle mani dei fan».
La registrazione sarà aperta fino alle ore 16 di oggi a questo link. Entro 24 ore si dovrebbe ricevere un codice che potrà essere usato nella prevendita che partirà alle ore 10 di mattina di venerdì 14. Si possono acquistare fino a quattro biglietti per concerto, per un massimo di tre concerti da indicare all’atto della registrazione (quella a Milano è l’unica data italiana).












