Ecco com’è andata l’esibizione dei Kneecap a Glastonbury 2025 | Rolling Stone Italia
«We are all Palestine Action»

Ecco com’è andata l’esibizione dei Kneecap a Glastonbury 2025

Diversi politici, a partire dal Primo Ministro inglese, avevano chiesto la loro rimozione dalla lineup per le accuse di terrorismo rivolte a Mo Chara. La band irlandese ha risposto dal palco con "fu*k Keir Starmer" e "Free Palestine" su un mare di bandiere palestinesi tra il pubblico. Il festival ha anche dovuto chiudere l'accesso allo stage 45 minuti prima

Ecco com’è andata l’esibizione dei Kneecap a Glastonbury 2025

Móglaí Bap e Mo Chara dei Kneecap a Glastonbury 2025

Foto: Leon Neal/Getty Images

Dopo molte discussioni e polemiche, i Kneecap si sono esibiti a Glastonbury 2025, attaccando duramente il Primo Ministro britannico Keir Starmer e Rod Stewart durante un concerto gremito.

Il gruppo, originario di Belfast e Derry, è finito al centro dell’attenzione dopo che Mo Chara è stato accusato di terrorismo per aver esposto una bandiera di Hezbollah durante un concerto nel novembre dello scorso anno.

In vista del festival a Worthy Farm nel Somerset, diversi politici infatti avevano chiesto la rimozione dei Kneecap dalla lineup e proprio il Primo Ministro britannico Keir Starmer aveva dichiarato che la loro esibizione non sarebbe stata “appropriata”.

“Glastonbury, sono un uomo libero!” ha detto Chara all’inizio del concerto pomeridiano sul palco di West Holts, a cui hanno partecipato così tante persone che l’intera area ha dovuto essere transennata. Il ventisettenne aveva una kefiah durante il set, mentre DJ Próvai indossava il suo caratteristico passamontagna tricolore e una maglietta con la scritta We are all Palestine Action“, in riferimento al gruppo che presto verrà bandito.

Come scrivono l’Independent e il Guardian, dal palco Moglai Bap ha detto: “Il Primo Ministro del vostro Paese, non del mio, ha detto che non voleva che suonassimo, quindi fan**lo Keir Starmer”.

Anche Rod Stewart – che suonerà sul palco Pyramid domani – è stato criticato dalla band, dopo aver suggerito in un’intervista che il pubblico dovrebbe dare “una possibilità” a Nigel Farage. Descrivendolo come “Rod the Prod”, Mo Chara ha dichiarato: “Qualcuno va da Rod Stewart domani? Quell’uomo è più vecchio di Israele”.

Moglai Bap ha poi ringraziato la famiglia Eavis (fondatori di Glasto) e ha aggiunto che “hanno resistito con forza” nonostante le richieste di escluderli. La band ha anche guidato la folla nei cori di “Free Palestine”, con Mo Chara che ha commentato l’enorme numero di bandiere al festival e il caos si è creato: “L’abbiamo già detto, questo non riguarda noi. Riguarda il genocidio in corso in Palestina. Free Palestine“.

I notiziari che criticavano il trio hip hop, riprodotti dall’impianto audio prima del loro ingresso sul palco, sono stati fischiati dal pubblico del Glastonbury Festival. L’accesso all’area intorno al West Holts Stage è stato chiuso circa 45 minuti prima della loro esibizione, dopo che gruppi di fan si erano presentati formando una distesa di oltre 200 tra bandiere irlandesi e – soprattutto – palestinesi. Un’ora prima dell’inizio del concerto una story IG avvertiva:

“Potreste aver visto che Mo Chara è stato in tribunale a Westminster questo mese”, ha aggiunto Moglai Bap dopo l’accusa di terrorismo. “Mo Chara è tornato in tribunale per un’accusa di terrorismo inventata. Non è la prima volta che si verifica un errore giudiziario per un irlandese nel sistema giudiziario britannico. Quindi, se qualcuno è disponibile il 20 agosto a Westminster, andremo a sostenere Mo Chara e a scatenare una rivolta fuori dal tribunale… questo è per il Daily Mail!”

Più avanti, durante il concerto, ha rilasciato una “dichiarazione di non responsabilità” sui commenti precedenti, affermando: “Non voglio che nessuno scateni una rivolta. Nessuna rivolta, solo amore e supporto e, soprattutto, supporto per la Palestina, perché è questo che conta”.

Sabato mattina, la BBC ha confermato che non avrebbe trasmesso il concerto in diretta streaming, ma ha poi affermato che sarà disponibile on demand in seguito.

Un portavoce della BBC ha dichiarato: “In qualità di partner televisivo, la BBC offre al pubblico un’ampia copertura musicale da Glastonbury, con artisti ingaggiati dagli organizzatori del festival”.

“Sebbene la BBC non escluda gli artisti, i nostri piani garantiscono che la nostra programmazione rispetti le nostre linee guida editoriali.

“Non trasmettiamo sempre in streaming live ogni esibizione dai palchi principali e puntiamo a rendere disponibile una versione on demand dell’esibizione dei Kneecap sulle nostre piattaforme digitali, insieme ad altri 90 set”.

La band ha scritto su Instagram: “L’ala propagandistica del regime ci ha appena contattati… Metteranno il nostro set di Glastonbury di oggi su iPlayer più tardi stasera per il vostro piacere”. Commentando le tante bandiere, Mo Chara ha affermato: “Il direttore della BBC avrà un bel daffare”.

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