Fedez getta gli occhiali e per magia si fermano a mezz’aria mostrando il logo. Vive in un relais del XVI secolo e si lava da solo l’auto di cui vediamo ovviamente la marca. È milionario, ma beve vino comprato al supermercato. Lo sappiamo perché quando lo versa fa sì che si veda l’etichetta, come nei film italiani anni ’70 in cui gli attori maneggiavano i pacchetti di sigarette in modo innaturale per mostrarne la marca. Poi, per qualche motivo, posa di fronte a un grande logo illuminato di sigarette elettroniche.
Quest’anno l’era dei tormentoni estivi brandizzati è iniziata il 2 maggio con Scelte stupide, il singolo di Fedez e Clara. Tutto beninteso perfettamente dichiarato nella descrizione del video, con disclaimer finale sul fatto che “contiene prodotti a scopo pubblicitario e prodotti non adatti al consumo da parte dei minori di 18 anni”. Più prodotti per adulti, meno cornetti da consumare in spiaggia: anche la scelta dei brand racconta il riposizionamento di Fedez dopo il Sanremo in cui è arrivato da villain ed è uscito bene grazie a una canzone sulla depressione-fatta-donna.
Scritta dai due cantanti con Federica Abbate, Cripo, Alessandro La Cava, Scelte stupide parla di una storia incasinata e destinata a finire con una donna “sempre svogliata, bella e spietata”. Lui dice che “mi hai fatto male come ho fatto io, forse dovrei denunciarti per plagio”, le gli chiede di togliere “i sentimenti in eccesso” e di “non mischiare amore col sesso”. Non si baciano più come una volta “e fa male, come aforismi sprecati sui muri”.
Rispetto ai pezzi estivi a tre degli ultimi anni con Annalisa e J-Ax, Mara Sattei e Tananai, Orietta Berti e Achille Lauro cambia l’immaginario: decisamente più cupo e straniante sia nel pezzo, sia nel video ideato dal cantante e diretto con Byron Rosero che si prefigge di raccontare una storia che si consuma «tra controllo e caos». È finita per Fedez l’era delle canzonette soavemente rétro e cantabili a squarciagola come Mille, Disco Paradise, La dolce vita?