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È ufficiale: Ghali è la prossima superstar del pop italiano

Ha firmato un accordo con una major e un super promoter di eventi. Il signor Amdoun è il nostro futuro
Ghali è nato a Milano nel 1993. Il suo ultimo video è "Ricchi dentro"

Ghali è nato a Milano nel 1993. Il suo ultimo video è "Ricchi dentro"

Nel tuo modo di fare musica e di proporti al pubblico hai qualcosa che mi ricorda molto Lorenzo Jovanotti…Sì? Bello!”

L’avevamo detto a Ghali a novembre 2016 (e l’aveva confermato Lorenzo poco dopo). Ci eravamo trovati davanti a un ragazzotto sveglio e con una potenziale bomba in mano. L’avevamo capito da Ninna nanna: Ghali Amdouni di Baggio, Milano, con genitori tunisini, sarebbe diventato una superstar.

Avanti veloce fino a aprile 2018. In mezzo arriva Album, il disco di Ghali, i tormentoni, l’accordo con Vodafone, Cara Italia.

L’annuncio non ancora ufficiale ma ufficializzato dalle mail e dagli uffici stampa è questo: Ghali ha firmato per Warner. O meglio, Sto Records (che ricordiamo produce la next big thing Capo Plaza, insieme ad Ava, Johnny Marsiglia e Big Joe) è stata presa sotto l’ala protettrice dell’etichetta, salutando Believe Digital che aveva dato tante soddisfazioni per partire. Perché Warner? Beh, è abbastanza semplice: quale poteva essere la major di riferimento tra i grossi player italiani? Sony è la casa adottiva di Fedez e J-Ax, Universal quella di Sfera Ebbasta e dell’universo legato a Shablo e Paola Zukar, oltre che di Tanta Roba di Harsh e di Dogo Zilla. Warner era l’unica quasi “vergine”: i main act della casa di Piazza Repubblica sullo stesso target “giovane” non sono dello stesso livello o esattamente dello stesso genere, che non fanno troppa concorrenza a Ghali.

Ma a quanto pare non è finita qui: c’è una voce insistente che vuole Ghali messo sotto contratto da Live Nation, uno dei principali promoter in territorio italiano. Cosa vuol dire? Grandi prospettive, grandi tour, grandi palchi… Insomma, lontano dalle scene frequentate finora che non avevano dato a Ghali sicuramente il valore che meritava.

E fa sorridere, in tempo di nazionalismi, populismi e incertezze politiche, che etichette e promoter italiani mettano il loro futuro nelle mani di Ghali Amdoun.

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