Il leggendario folksinger di Detroit Sixto Rodriguez è morto all’età di 81 anni. Lo ha scritto mercoledì il sito Sugarman.org: “È con grande tristezza che noi annunciamo che Sixto Diaz Rodriguez se n’è andato oggi. Le nostre più sentite condoglianze alle sue figlie – Sandra, Eva e Regan – e a tutta la sua famiglia”.
Rodriguez è stato l’ispirazione dietro il documentario premio Oscar Searching for Sugar Man del 2012, che seguiva due uomini sudafricani mentre tentavano di scoprire se le voci sulla morte di Rodriguez fossero vere.
Nato a Detroit, ha pubblicato diversi album nel corso degli anni fin dal 1967, la maggior parte dei quali sono stati dei flop negli Stati Uniti, ma hanno avuto successo all’estero, soprattutto in Sud Africa, dove era più amato di Elvis. Fino agli anni 2010, il cantante però non ha mai saputo quanto fosse apprezzato
Il docufilm racconta come Sixto abbia lavorato come operaio gran parte della sua esistenza mentre viveva modestamente a Detroit, incanalando il suo spirito politico con candidature al consiglio comunale, a sindaco di Detroit e persino a rappresentante dello Stato del Michigan. «Mi descrivo come un “politico musicale” e mi sento urbano più che rurale», aveva spiegato Rodriguez in un’intervista. Le sue canzoni a sfondo politico e social contro le ingiustizie hanno in qualche modo incontrato il movimento anti-apartheid e – di conseguenza – la censura dal governo della nazione africana fautore della segregazione .
E quando Rodriguez ha scoperto circa 20 anni dopo il suo status di superstar in Sud Africa , incredulo ha registrato il tutto esaurito in una serie di concerti sudafricani negli anni ’90.
