È morto Kenny Rogers, icona della musica country | Rolling Stone Italia
News Musica

È morto Kenny Rogers, icona della musica country

Rogers è stato uno dei veri artisti della musica crossover, con hit come 'The Gambler' e duetti come 'Islands in the Stream' con Dolly Parton. 'We’re Got Tonight' è stata rifatta in italiano da Gianni Morandi con il titolo 'Grazie perché'

È morto Kenny Rogers, icona della musica country

Foto: David Redfern/Redferns

Dal rock psichedelico alle canzoni da film (vedi il Grande Lebowski), fino alle ballate country-pop, con la sua voce roca Kenny Rogers ha coperto diversi generi in 60 anni di musica e di performance. Avete presente Grazie perché, il duetto di Gianni Morandi con Amii Stewart? È il rifacimento di We’re Got Tonight, scritta da Bob Seger, e cantata proprio da Rogers con Sheena Easton.

Rogers, che era anche attore, fotografo, uomo d’affari e filantropo di fama mondiale, è morto venerdì notte per cause naturali: lo hanno annunciato sui social parenti e rappresentanti della leggenda della musica country.

“La famiglia Rogers è triste nell’annunciare che Kenny Rogers è deceduto ieri sera alle 22:25 all’età di 81 anni: è morto pacificamente a casa per cause naturali, assistito dal personale e circondato dai suoi cari”.

Membro della Country Music Hall of Fame, tra il 1977 e il 1999, Rogers ha messo a segno ben 24 numeri uno nelle classifiche pop e country USA, ha vinto tre Grammy, sei Country Music Awards e otto premi dell’Academy of Country Music. Ha anche scalato le chart internazionali con alcuni dei suoi successi più duraturi, tra cui The Gambler, Lucille e Islands in the Stream, la celebre collaborazione del 1983 con Dolly Parton firmata Bee Gees (dall’album prodotto da Barry Gibb Eyes That See in the Dark).

Membro fondatore del gruppo folk-rock First Edition, Rogers era ospite fisso nei varietà più influenti della tv durante gli anni Sessanta e Settanta: appariva regolarmente negli show di Ed Sullivan, Johnny Cash, Glen Campbell e altri ancora. Nel suo ultimo concerto a Nashville, nell’ottobre 2017, si era esibito ancora con Dolly Parton e aveva cantato con Reba McEntire, Alison Krauss, Darius Rucker, Jamey Johnson, Elle King, con la star di Broadway Idina Menzel e con i Flaming Lips.

“Le sue canzoni hanno affascinato gli amanti della musica e hanno toccato la vita di milioni di persone in tutto il mondo”, si legge nella nota della famiglia, mentre un tweet della Country Music Association spiega che Rogers “ha lasciato per sempre un segno nella storia della country music”.

Altre notizie su:  Kenny Rogers