Jack Ely, il cantante dei Kingsmen e la voce più famosa dietro la hit Louie Louie (qui sotto), è morto nella sua abitazione a Richmond, Oregon.
Sean, figlio del cantante, ha confermato la morte all’Associated Press. Ha aggiunto che il padre soffriva da tempo di un malessere di cui non aveva voluto mettere al corrente nemmeno la famiglia – “per via del suo credo religioso”, ha detto Sean. Aveva 71 anni.
Ely aveva fondato i Kingsmen nel 1959. Il gruppo aveva registrato una cover di Louie Louie Richard Berry (1957), costata solo 52 dollari, e l’aveva pubblicata nel 1963.
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La canzone, così com’era stata scritta da Berry, raccontava di un marinaio e del suo rientro in Jamaica per poter rincontrare l’amata. Ma lo stile del cantato di Ely e quello della sua band creavano una tale confusione che la voce del cantante risulta un po’ soffocata e non si capiva bene cosa stesse cantando. La canzone diventò subito una hit, che rimase in cima alla classifica per 16 settimane.
Dopo una lunga inchiesta, l’Fbi sentenziò: “Il testo è incomprensibile a qualunque velocità”.
L’Fbi, convinta che le parole di Ely fossero pornografiche, decise di aprire un caso sulla traccia, e terminò l’inchiesta sentenziando che il testo era “incomprensibile a qualunque velocità”.
Per il cantante quel report di 455 pagine fu, invece, un colpo di fortuna. «Ho sempre pensato che questa polemica, tutto sommato, mi avesse aiutato a promuovere il gruppo, disse una volta Ely a Rolling Stone.
I Beach Boys, Jan & Dean, Troggs, i Sonics, i Beatles, i Mothers of Invention, Moorhead, i Black Flag e Iggy Pop: tutti hanno registrato una cover di Louie Louie dopo la versione degi Kingsmen.
Jack lasciò il gruppo (tutt’ora attivo) poco dopo l’uscita del singolo. Formò poco dopo un altra band rivale, The Courtmen, che registrò a sua volta una versione propria di Louie Louie ’66, e poi formò un’altro gruppo ancora, Jack E. Lee & The Squires, che ha pubblicato un singolo intitolato Love That Louie.