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RIP

È morto Gordon Lightfoot

Il cantautore canadese di ‘If You Could Read My Mind’, ‘Early Morning Rain’ e ‘Sundown’ aveva 84 anni. «Non c’è una sua canzone che non mi piaccia», ha detto Bob Dylan

Foto: Michael Ochs Archives/Getty Images

È morto ieri Gordon Lightfoot. Il cantautore canadese celebre per pezzi come If You Could Read My Mind, Sundown, Carefree Highway, Early Morning Rain e Rainy Day People aveva 84 anni.

Le sue canzoni, semplici solo in apparenza, mescolavano folk, pop, country. Sono state rifatte da artisti del calibro di Bob Dylan, Neil Young, Elvis Presley, Johnny Cash, Grateful Dead, Barbra Streisand, Jerry Lee Lewis, Eric Clapton.

Ha centrato il promo successo negli Stati Uniti nel 1970 con If You Could Read My Mind, sorta di cronaca della fine del suo matrimonio. «Non c’è una sua canzone che non mi piaccia», ha detto Bob Dylan. Ogni volta che mi capita d’ascoltarne una vorrei che andasse avanti all’infinito».

Era nato il 17 novembre 1938 a Orillia, Ontario e aveva attirato attenzione negli anni ’60 grazie alle cover dei suoi pezzi fatte da Ian & Sylvia, Kingston Trio, Peter, Paul & Mary, Judy Collins, in particolare Early Morning Rain. Grazie al manager Albert Grossman partecipa al Newport Folk Festival del 1965 dove suona un set acustico prima della celebre e scioccante esibizione elettrificata di Dylan.

Il suo primo album, Lightfoot!, è del 1966, ma è If You Could Read My Mind a inaugurare nel ’70 il suo periodo di maggior successo che comprende anche The Wreck of the Edmund Fitzgerald, ispirata per il testo all’affondamento nel 1975 della SS Edmund Fitzgerald e per la musica a un tradizionale irlandese. Dylan ha ripreso Early Morning Rain nel controverso Self Portrait del 1970. Due anni dopo l’ha cantata anche Elvis Presley.

Prima l’alcolismo, poi i cambiamenti nei gusti del pubblico l’hanno spinto ai margini. Ha intentato e poi ritirato una causa per la somiglianza tra The Greatest Love of All di Whitney Houston e If You Could Read My Mind. Nel 2002 è stato colpito da aneurisma ed è stato in coma per sei settimane. Si è ripreso dopo quattro interventi chirurgici. Una tracheotomia ne ha danneggiato la voce, ma non l’ha tenuto lontano dai palchi.

Ha venduto 10 milioni di album e ha ricevuto cinque nomination ai Grammy, La sua storia è raccontata dal documentario del 2019 Gordon Lightfoot: If You Could Read My Mind, accompagnato da un tour per gli 80 anni. I concerti di aprile di quest’anno erano stati cancellati a causa di problemi di salute.

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