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RIP

È morta Gabriella Sturani, la ‘Gabri’ della canzone di Vasco Rossi, madre di uno dei suoi figli

«Non avrei mai pensato che la Gabriella se ne sarebbe andata prima di me. Caro Lorenzo tua mamma sarà sempre viva nei nostri ricordi più belli»

Foto: dal profilo Instagram di Vasco Rossi

È morta a 57 anni Gabriella Sturani, protagonista di una delle canzoni di Vasco Rossi e madre di uno dei suoi figli, Lorenzo.

Ne ha dato notizia il cantante in un post: «Non avrei mai pensato che la Gabriella se ne sarebbe andata prima di me. Caro Lorenzo tua mamma sarà sempre VIVA nei nostri ricordi più belli. Ti abbraccio forte… Ti sono vicino… E ti voglio bene».

In un’intervista di una decina d’anni fa a Vanity Fair, Sturani spiegava che aveva 13 anni quando ha conosciuto Vasco Rossi. Era l’estate del 1980. «Ero con mia cugina in un locale di Rimini con un gruppo di amici: uno di loro conosceva Rossi». I due si sono incontrati di nuovo tre anni dopo e sono rimasti assieme fino al 1985. La relazione è finita quando lei è rimasta incinta e per il cantante «non era il momento giusto per diventare padre».

Il figlio nato dalla loro relazione è il Lorenzo citato nel post, che Vasco Rossi ha riconosciuto molti anni dopo. «Non sono un figlio cercato, voluto, desiderato, sognato», ha scritto Lorenzo tre anni fa, «ma di certo sono nato da una grande storia d’amore. Poteva dirmi di no, per esempio. Oppure dare a me e mia madre un contentino economico. Invece col sorriso mi accolse tra le sue braccia e nella sua già straordinaria vita».

E ancora: «Nonostante il suo lavoro, nonostante la sua famiglia composta da Luca e Laura, ha trovato spazio anche per un 14enne bocciato svariate volte e senza testa sulle spalle. Col mantello da papà mi ha preso per mano: vedi la vetta di quella montagna? È lontanissima, lo so. E lastricata di problemi. Ma non è inarrivabile».

A Sturani Vasco ha dedicato Gabri, una delle canzoni dell’album del 1993 Gli spari sopra. Una delle più discusse giacché la protagonista della storia d’amore raccontata è minorenne. “Tu hai 16 anni e io…”, canta Vasco. E ancora: “Con le mie mani tra le tue gambe diventerai grande e non ci sarà più Dio perché ci sono io”.

«E pensare che io avrei messo un’età più bassa, ma sono stato invitato dagli amici ad alzarla, perché mi ritiravano la patente, altro che scomunica. Lì finivo in galera», dice Vasco nella biografia ufficiale scritta da Michele Monina dove spiega che la canzone è una provocazione per smascherare «le palle in cui cresciamo», quelle che nessuno ha il coraggio di dire. «Le mie canzoni, o almeno alcune delle mie canzoni, sono delle provocazioni che nascono con l’intento di disturbare».

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