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Dua Lipa contro lo sportwashing ai Mondiali in Qatar

No human rights, no party. La popstar smentisce le voci che la volevano alla cerimonia di apertura dei mondiali di calcio 2022 a Doha. «Ci andrò quando manterranno gli impegni assunti sul fronte dei diritti umani»

Dua Lipa contro lo sportwashing ai Mondiali in Qatar

Dua Lipa canta 'New Rules' ai Brit Awards del 2018

Foto: David M. Benett/Getty

Dua Lipa ha smentito tramite una storia pubblicata su Instagram (vedi sotto) le voci che la volevano tra i performer della cerimonia di apertura del campionato mondiale di calcio 2022 che si terrà in Qatar da 20 novembre al 18 dicembre (e al quale, com’è noto, non parteciperà l’Italia).

Nella storia la popstar spiega che non c’è mai stata alcuna trattativa per una sua eventuale performance il 20 novembre a Doha. Anzi, non andrà in Qatar fino a quando lo Stato non manterrà gli impegni presi sul fronte dei diritti umani.

«Ci sono state molte congetture circa la possibilità che mi esibisca alla cerimonia d’apertura del campionato del mondo in Qatar», scrive Dua Lipa. «Non mi esibirò, né sono mai stata coinvolta in una trattativa per farlo. Tiferò per l’Inghilterra da lontano».

Nella storia, Dua Lipa invita l’emirato a rispettare i diritti umani. La scelta del Qatar è stata infatti accompagnata da proteste circa l’opportunità di far ospitare i mondiali a un Paese noto anche per il trattamento riservato ai lavoratori immigrati. Si stima che 6500 lavoratori siano morti da quando la Fifa ha assegnato i mondiali al Qatar (il governo dice che sono 50). Amnesty International parla di «stipendi non versati, condizioni di vita agghiaccianti, limitazioni di movimento. E poi sudore, sangue e morte». Secondo Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, questi mondiali sono «la quintessenza dello sportwashing».

Non solo: gli atti sessuali tra maschi sono illegali e le donne devono chiedere il permesso a tutori maschi per svolgere attività che vanno dal viaggiare allo sposarsi. Per questo motivo, nelle scorse settimane i capitani di alcune nazionali di calcio hanno indossato in campo una fascia con la scritta “One Love”.

A fronte di tutto ciò, Dua Lipa scrive che «non vedo l’ora di visitare il Qatar, ma solo quando avrà mantenuti gli impegni sui diritti umani assunti quando ha ottenuto il diritto di ospitare la coppa del mondo».

A esibirsi il 20 novembre a Doha sarà Jung Kook dei BTS. La cerimonia si terrà allo stadio Al-Bayt, dove il Qatar affronterà l’Ecuador nella partita inaugurale del torneo.

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