Demi Lovato torna ai pronomi “she/her”: «Ero stufa di dovermi giustificare» | Rolling Stone Italia
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Demi Lovato torna ai pronomi “she/her”: «Ero stufa di dovermi giustificare»

«Dovevo costantemente educare le persone e spiegare perché mi identificavo con quei pronomi. E questo è uno dei motivi che mi ha portato a sentirmi a mio agio anche con il pronome femminile»

Demi Lovato torna ai pronomi “she/her”: «Ero stufa di dovermi giustificare»

Foto: John Shearer / Invision / AP / Shutterstock

Per Demi Lovato, il processo di individuazione della propria identità di genere è stato esplorativo ma anche faticoso. Nel maggio del 2021, la musicista ha annunciato di essersi identificata come non binaria e che avrebbe usato i pronomi “they/them” in futuro. Poi, poco più di un anno dopo, ha condiviso di sentirsi a proprio agio anche con i pronomi “she/her”, affermando di sentirsi più femminile. Ora, in una recente intervista con GQ Hype Spain, ha rivelato che in realtà usare sia il pronome “she/her” che quello “they/them” significava solo non dover dare continuamente spiegazioni alle persone.

«Dovevo costantemente educare le persone e spiegare perché mi identificavo con quei pronomi. Era assolutamente estenuante. E questo è uno dei motivi che mi ha portato a sentirmi a mio agio anche con il pronome femminile», ha spiegato Demi nell’intervista. «Mi sono semplicemente stancata. Ma proprio per questo so che è importante continuare a parlarne».

All’epoca del coming out come persona non binaria, Demi scrisse su Twitter: «Se mi fraintendete, non c’è problema. Anch’io sbaglio accidentalmente il mio nome, a volte. È una transizione enorme cambiare i pronomi che ho usato per tutta la vita. E a volte è difficile da ricordare».

«Nei bagni pubblici utilizzo il bagno delle donne, anche se non mi ci identifico completamente. Mi sentirei più a mio agio in un bagno senza genere», ha spiegato Demi a GQ Hype Spagna a proposito dei luoghi in cui questo attrito si manifesta più comunemente. «Oppure succede anche quando si compilano dei moduli, come i documenti governativi o qualsiasi altro documento in cui si deve specificare il proprio genere. Ci sono solo due opzioni, maschio e femmina, e mi sembra che niente di tutto questo abbia senso per me. Mi vedo condizionata a scegliere una donna perché non ce ne sono altre. Penso che questo debba cambiare. Spero che con il tempo ci siano più opzioni».

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