De Leo fa marcia indietro: «Non era mia intenzione creare un caso» | Rolling Stone Italia
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De Leo fa marcia indietro: «Non era mia intenzione creare un caso»

Mi Ami-gate, parte seconda. Dopo avere accusato Calcutta di aggressione, il cantautore smorza i toni: «Non volevo esporlo a interpretazioni senza replica»

De Leo fa marcia indietro: «Non era mia intenzione creare un caso»

De Leo

Foto press

Mi Ami-gate, parte seconda. Ieri Francesco De Leo ha accusato Calcutta di essere una persona violenta per un fatto avvenuto nel backstage del festival, alla fine dell’ultima giornata. «Mi ha tirato un pugno in faccia facendomi sanguinare il naso. Ci sono diversi testimoni… è giusto che voi sappiate quello che è accaduto… è una persona violenta, ha minacciato di picchiare anche una mia amica».

E ancora: «La cosa che mi fa più incazzare non è il pugno in faccia che ho ricevuto io… ma che una persona adulta e benestante abbia minacciato di mettere le mani addosso a una donna… una mia amica che cercando di farlo rinsavire dal suo raptus, invece che tranquillizzarsi abbia addirittura minacciato di pestarla… non ho parole».

Ora il cantautore fa marcia indietro e in una nuova storia su Instagram scrive: «Non era mia intenzione creare un caso mediatico ed esporre Edoardo (ovvero Calcutta, ndr) a interpretazioni senza replica. Ormai è noto a tutti che abbiamo avuto un diverbio che impulsivamente ho pubblicato qui. Non voglio parlare ulteriormente di questa cosa. Ci conosciamo da 10 anni, abbiamo fatto tanti concerti insieme. Chiariremo privatamente l’accaduto. Mi dispiace che sia successo tutto questo».

La storia originale:

 

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