Dave Grohl ricorda Neil Peart: “Gli dobbiamo tutti qualcosa” | Rolling Stone Italia
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Dave Grohl ricorda Neil Peart: “Gli dobbiamo tutti qualcosa”

“Non aveva rivali in quanto a potenza, precisione e scrittura”, dice il frontman dei Foo Fighters che nel 2013 ha introdotto i Rush nella Rock and Roll Hall of Fame

Dave Grohl ricorda Neil Peart: “Gli dobbiamo tutti qualcosa”

Dave Grohl (a sinistra) e Neil Peart

Foto: Scott Dudelson / Getty Images, Gary Miller / FilmMagic / Getty Images

Dave Grohl, adepto di Neil Peart che nel 2013 ha introdotto i Rush nella Rock and Roll Hall of Fame, ha scritto per Rolling Stone un tributo al batterista scomparso martedì 7 gennaio (la notizia è stata data solo venerdì 10).

“Il mondo ha perso uno dei grandi del rock”, scrive. “Un’ispirazione per milioni di persone, musicista dal sound inconfondibile che ha spinto generazioni di batteristi (me incluso) a impugnare le bacchette e inseguire un sogno. Era un uomo gentile, premuroso, brillante. In radio e nei giradischi non ascoltavamo solo la sua batteria, ma anche le sue parole meravigliose”

Continua Grohl: “Ricordo benissimo la prima volta che sentii 2112. Per la prima volta prestai ascolto a un batterista. Da quel momento la musica non è più stata la stessa. Non aveva rivali in quanto a potenza, precisione e scrittura. Se lo chiamavano Il Professore un motivo c’era: tutti quanti abbiamo imparato da lui”.

Già nel 2013, prima dell’ingresso dei Rush nella Hall of Fame, Grohl aveva spiegato che era stato proprio Peart a spingerlo a fare il batterista. “Ho ascoltato 2112 quando avevo 8 anni e, cazzo, mi ha cambiato la vita. Ho prestato ascolto per la prima volta alle parti di batteria. Mi ha fatto venire voglia di fare il batterista”.

Il frontman dei Foo Fighters ed ex batterista dei Nirvana hanno anche ricordato di aver incontrato Peart per la prima volta durante le prove della cerimonia della Hall of Fame. “Lui, che era più influente di qualsiasi religione o eroe, mi ha detto: ‘È un piacere conoscerti. Posso farti un caffè?’. E me l’ha fatto quel caffè. Più tardi, a cena, ho bevuto un paio di bicchieri di vino e sono scoppiato a piangere perché il mio eroe mi aveva fatto un cazzo di caffè. È stato incredibile”.

Sia Peart che Grohl fanno parte dell’elenco dei 100 migliori batteristi di tutti i tempi redatto da Rolling Stone. “Grazie, Neil, per aver reso questo mondo un posto migliore con la tua musica”, ha scritto Grohl. “Ti ricorderemo per sempre, ci mancherai. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia dei Rush. Che dio benedica Neil Peart”.

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