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Billie Joe Armstrong, Jack White, Pete Doherty: le rockstar aprono bottega

Dai prodotti bio ai vestiti di seconda mano. Sempre più cantanti decidono di avviare un’attività commerciale (con risultati differenti)
Jack White nel suo negozio di dischi

Jack White nel suo negozio di dischi

Mentre il 90 per cento della popolazione sogna di diventare una rockstar, le rockstar aspirano a vivere come le persone comuni (i Pulp insegnano), magari con un bel negozietto non troppo lontano da casa. Meglio ancora se la piccola bottega vende qualcosa di inerente alla musica, i propri interessi o addirittura il proprio guardaroba.

Il caso più recente è quello di Billie Joe Armstrong, cantante dei Green Day, che il 3 aprile taglierà il nastro del suo Broken Guitars a Oakland, sua città natale. Il negozio, fondato in società con il membro dei Pinhead Gunpowder Bill Schneider, avrà all’apertura 75 chitarre esposte, quasi tutte provenienti dalle collezioni private dei due, ma l’idea è quella di espandersi nel mercato dell’usato.

Se il sogno di Billie Joe è quello di vendere strumenti musicali, Jack White preferisce i dischi. Dopo aver creato nella sua Detroit la casa discografica Third Man Records (il nome è ispirato al film con Orson Welles), Jack ha deciso aprire un vero e proprio negozio di musica a Nashville, patria del country.

Qui, in un edificio nero dalle saracinesche rosse e gialle, si possono trovare vinili e cd, ma anche gadget e rarità, oltre a poter incidere musica nello studio di registrazione.

Il negozio di Jack White, a Nashville

C’è chi invece sceglie di avviare un commercio che non ha nulla a che fare con la musica. La cantante inglese Lily Allen ci aveva provato nel 2010: insieme alla sorella aveva aperto Lucy In Disguise, un vintage store nel cuore di Londra (Lexington Street), con l’obiettivo di vendere e noleggiare abiti firmati di seconda mano.

Il progetto, che comprendeva anche un salone di bellezza ed una vip area, era forse troppo faraonico, tanto che la bottega ha chiuso i battenti nel gennaio del 2014.

L’ex negozio di Lily Allen in Lexington Street, Londra

Nel cuore della capitale inglese, a Camden Town, resiste invece il negozio di Pete Doherty, Rag’n’Bone (alla lettera “stracci”), in cui è possibile acquistare memorabilia dei Libertines e ricordi personali del musicista, ad esempio un biglietto di auguri dei Black Sabbath o mozziconi di sigaretta di Kate Moss e Bobby Gillespie.

Rimanendo in Gran Bretagna, ma questa volta a Manchester, si può fare un po’ di shopping nel negozio Pretty Green, che vende abiti ispirati agli anni ’60 e alla moda casual degli anni ’80 e ’90 disegnati da Liam Gallagher in persona.

Non solo musica e moda: Vince Neil, il cantante dei Motley Crue, ha da quasi dieci anni un negozio di tatuaggi sul Flamingo, a Las Vegas, mentre Sting ha inuagurato nel 2010 una bottega a Figline Valdarno, in cui vende i prodotti biologici coltivati nella sua tenuta Il Palagio, in Toscana.

Sting mentre esibisce fiero i prodotti della sua tenuta toscana

Quella di investire il denaro guadagnato con la musica in un’attività commerciale è un trend che sembra aver contagiato anche le star italiane. Valerio Scanu ha infatti inugurato pochi mesi fa a Roma, nella centralissima via Margutta, il suo negozio di scarpe Dalidà, e sembra proprio che le colleghe vadano pazze per i suoi prodotti.

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