Per il quarto anno consecutivo, Plenitude accompagna C2C Festival nel suo percorso verso un modello di cultura più sostenibile. Anche nell’edizione 2025 – in programma a Torino dal 31 ottobre al 1° novembre – la collaborazione si traduce in un’esperienza immersiva, capace di unire tecnologia, arte e musica in un unico linguaggio.
All’interno del festival, la Plenitude Room è alimentata da batterie a energia solare, simbolo concreto di un’attenzione che da anni accompagna la manifestazione. In questo spazio prende vita Cuor leggero, un’installazione site-specific firmata da Codalunga, il laboratorio creativo fondato da Nico Vascellari, figura di riferimento dell’arte contemporanea italiana.
Foto: Press
L’opera – pensata come una dedica a Sergio Ricciardone, fondatore e anima di C2C Festival, scomparso questo marzo – invita a riscoprire la leggerezza e lo sguardo infantile, in un equilibrio tra memoria e futuro. Il suono e la luce diventano materia viva: il disegno luminoso di Roberto Pozzebon, alimentato dalle batterie verdi di Plenitude, costruisce architetture di LED e sfere colorate che simboleggiano energia e rigenerazione.
A completare l’esperienza è la colonna sonora curata da Codalunga, che include un brano inedito dei Ninos du Brasil – il progetto musicale di Vascellari con Nicolò Fortuni – registrato insieme ai bambini di C2C KIDS!, il format del festival dedicato alle nuove generazioni. Una collaborazione che restituisce al pubblico un ascolto collettivo e intimo al tempo stesso: una musica che nasce dal gioco, ma parla di futuro e consapevolezza.
All’interno della Plenitude Room, la luce si muove come un organismo, guidata da un complesso sistema di barre LED motorizzate e luci RGBW che modulano spazio e percezione. Le sfere luminose e specchiate evocano la leggerezza dell’infanzia, mentre l’uso del fumo amplifica i riflessi e trasforma la sala in un paesaggio onirico, in continua evoluzione.
Con Cuor Leggero, Plenitude e C2C rinnovano un dialogo che da anni unisce efficienza energetica e sperimentazione artistica, immaginando nuovi modi di vivere l’energia – non solo come risorsa, ma come sensibilità comune. È un racconto che passa attraverso i linguaggi della luce e del suono, e che trova nella musica la sua forma più naturale di rigenerazione.
