In un video pubblicato sul suo canale YouTube ufficiale ma ora rimosso, Courtney Love il mese scorso si era lanciata in una tirata “anti-sassofoni”, definendoli uno strumento fuori luogo nel mondo del rock e passando a criticare Bruce Springsteen per il ricorso costante a questo strumento prima con Clarence Clemons e poi con l’ingresso nella E Street Band del nipote Jake.
Nel lungo fine settimana festivo, la rocker che ha da poco presentato due nuovi brani solisti ed è già risalita nella considerazione generale dopo la scoperta che era suo il biglietto trovato addosso a Kurt Cobain al momento della morte e solo ora diffuso dalla polizia di Seattle… ha fatto ammenda.
Incredibile ma vero, Love ha chiesto scusa per quella e altre dichiarazioni in una lunga intervista rilasciata a Pitchfork:
Purtroppo si è trattato di un mio lapsus, una cosa stupida che è stata fatta diventare enorme anche senza considerarne il contesto. Ho dovuto scrivere delle lettere di scuse. Non posso far incazzare le grandi rockstar che peraltro mi piacciono e che sono gentili con me.
Love ha anche discusso il suo incontro con Dave Grohl alla Rock and Roll Hall of Fame:
Ho visto Grohl e lui me mentre stavo andando al bagno. Mi è venuto incontro prima lui, il che mi ha fatto incazzare perché volevo essere io la prima (ride). E gli ho detto: “Ok, non importa quello che succederà, smettiamo di comportarci da stronze”. Quello era il mio stato d’animo a priori, e anche il suo ovviamente. Non c’è stato bisogno di dirsi molto altro. Sapevamo entrambi che era arrivato il momento di seppellire l’ascia di guerra, ed eravamo pronti per farlo.
E ha continuato:
Sono passati vent’anni, non ci parlammo nemmeno al funerale. Nessuno di noi. Così dopo vent’anni di paragoni con Yoko Ono, dopo vent’anni di critiche da Dave, e io che critico Dave a mia volta rendendo tutto ancora più orrendo… con il processo, la roba legale… Abbiamo seppellito tutto questo. È stato un momento profondo. Mi vengono le lacrime solo a pensarci. Ci sono stati degli avvocati che mi hanno telefonato, commossi, e mi hanno detto che è stato il momento più bello della serata. C’è stata gente dal pubblico che mi ha fischiato, ed è stata una cosa strana e sbagliata per la circostanza e mi ha messo anche un po’ di paura. Ma ho provato a ignorarla. Ho guardato a chi era con me sul palco e mi sono detta “Ma chi se ne frega”.
Poi, sulla scelta di far cantare solo a donne le canzoni dei Nirvana:
Inizialmente ho pensato che fosse sessista, e un po’ ghettizzante. Ma poi ho pensato: “No, Kurt avrebbe amato tutto ciò”. E c’è un che di molto vero in tutta la cosa. Pensa che nessun artista uomo di alto profilo ha voluto partecipare. È un risvolto interessante, no? Voglio dire… Non so quale sarà il destino di Lorde. Mi piace quella ragazza, St. Vincent. Ho guardato un po’ di sue cose su YouTube e mi piace il suo look, il personaggio, tutta la cosa che fa. È stata molto figa, specie se si considera quanto fosse nervosa, probabilmente. Ma posso dire che il mio momento preferito è stato quello con Kim Gordon? È stato troppo punk. Kim ha creato la performance più punk di tutte, quella che Kurt avrebbe approvato maggiormente. È stato il momento più punk nella storia della Rock and Roll Hall of Fame. Ne sono stata davvero orgogliosa.
Da notare anche che Love ha dichiarato che la reunion delle Hole è “una preoccupazione non per quest’anno, ma per il prossimo”, e che sta vagamente pensando alla possibilità di incidere nuovo materiale con la sua vecchia band.
L’intervista contiene anche un passaggio malinconico sulla collezione di dischi di Cobain, che Courtney dichiara “non venderò mai”. “La collezione comincia a 6 anni di età e finisce a 27 ed è come la sua anima in vinile. Ci sono gli AC/DC, i Black Sabbath ma più che altro cose di scarso valore come Dr. Demento, e poi il vero indie di quegli anni”.
Nel fine settimana, Love si è esibita a sorpresa in un pub di Clapton, zona est di Londra – qualche frammento dell’evento si trova su Instagram: