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Cosa sappiamo della sparatoria davanti agli studi di Shiva

Martedì un ragazzo è stato ferito a una gamba con un colpo di arma da fuoco mentre si trovava a Settimo Milanese, davanti agli studi del rapper. C’è chi parla di un regolamento di conti

Cosa sappiamo della sparatoria davanti agli studi di Shiva

Shiva

Foto: Antonio De Masi

Martedì sera Alessandro R., un 24enne di Lodi, è rimasto ferito a una gamba con un colpo di arma da fuoco mentre si trovava in via Cusago, a Settimo Milanese, davanti alla sede di Milano Ovest, l’etichetta discografica di Shiva, nome d’arte del rapper Andrea Arrigoni.

Stando a quanto ricostruito, Alessandro R. avrebbe preso parte a una lite tra due gruppi rivali, uno dei quali legato per l’appunto a Shiva. Uno di loro, a un certo punto, avrebbe estratto un’arma colpendo il ragazzo al polpaccio. A quel punto Alessandro R. avrebbe cercato aiuto citofonando a alcuni residenti. Alle 20.45 è arrivata una chiamata al 118 per un uomo ferito. Secondo quanto riportato dall’Ansa, il 24enne non avrebbe collaborato con gli agenti giunti sul posto per «la comprensione della dinamica».

Alessandro R. non è in gravi condizioni, ed è stato dimesso con una prognosi di pochi giorni. Nel frattempo la polizia ha dato inizio alle indagini: gli agenti delle volanti e della squadra mobile hanno svolto tutti i rilievi e interrogato i testimoni. Dovranno cercare di capire cosa possa aver innescato la rissa.

Al momento l’ipotesi più probabile è quella di una specie di “regolamento di conti”: qualche settimana fa, infatti, il gruppo legato a Shiva avrebbe pubblicato sui social il video di un’aggressione al gruppo rivale. Quella di martedì potrebbe essere quindi una specie di spedizione di ripicca, organizzata per vendicare quell’affronto a favore di smartphone.

Dopo aver ripubblicato il video del servizio del TG1 che riportava la notizia, Shiva ha scritto: «Come avete potuto vedere e leggere, è accaduto un fatto spiacevole che mi coinvolge direttamente. Questo è l’ultimo di una serie di episodi dovuti ad una continua sfida nei miei confronti e nei confronti del mio gruppo. Siete venuti illegalmente dentro casa mia cercando di cogliermi di sorpresa ma l’unico risultato che avete ottenuto è che siete scappati e avete chiamato la polizia in vostro aiuto. Io ormai è anni che sono nella musica e per chi lo sa è da sempre che cerco di fare progetti per i quartieri e per i ragazzi, soprattutto per evadere da certi contesti tramite sport ed altre iniziative». «Sono anni che sento commenti sul mio nome facendo finta di non sentire e in troppi hanno preso la mia benevolenza per debolezza. Non sapete nemmeno che cosa vuol dire essere real e portare avanti un’intera famiglia» – ha continuato Shiva. «La mia potenza nella musica rimane con un piede solido in strada ed è sempre stata vista dagli hater come finzione e dagli altri come invidia, motivo per cui cercano di affondarmi. Questo episodio non mi intimidisce, anzi mi rende ancora più forte». Infine il rapper ha concluso: «Ci tengo a comunicare che io e tutta la mia gente siamo in ottime condizioni e nessuno di noi ha subito alcun tipo di ferite. Ringrazio i miei fan che sono i più veri e sempre al mio fianco, e lascio un avviso a tutti: non giocate col fuoco se avete paura di bruciarvi. Rispettate il prossimo perché senno il karma vi colpirà duramente. Non mi esprimerò ulteriormente a riguardo di questo argomento perché queste persone non meritano l’attenzione che purtroppo queste situazioni creano, e senza le quali questi soggetti non esisterebbero nemmeno».

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