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Coronavirus, è morto Patrick Francfort dei Gibson Brothers

Il gruppo che aveva fondato in Francia coi fratelli era celebre per il singolo ‘Cuba’ pubblicato durante l’epoca d’oro della disco music

Coronavirus, è morto Patrick Francfort dei Gibson Brothers

Gibson Brothers

Foto: un particolare della copertina di 'Non-Stop Dance / Come to America'

Sabato 4 aprile è morto Patrick Francfort dei Gibson Brothers. Aveva 63 anni. Il batterista era ricoverato presso l’Hôpital Lariboisière di Parigi dove era entrato dopo essere stato contagiato dal Covid-19. A dare l’annuncio è stato uno dei fratelli, Chris.

«Ha lottato per 12 giorni», ha spiegato Chris Francfort a Le Figaro. «Era stato inizialmente ricoverato in un’altra clinica. Quando otto giorni fa le sue condizioni sono peggiorate è stato trasferito al Lariboisière. Sabato pomeriggio avevamo la speranza che ne uscisse, ma è peggiorato rapidamente e se n’è andato la sera».

Patrick Francfort era nato come i fratelli Chris e Alex a Martinica, nelle Antille, ma si era trasferito in Francia con i genitori. Attivi musicalmente fin dai tardi anni ’60, i tre fratelli sono diventati famosi durante il periodo della disco music quando hanno assunto il nome di Gibson Brothers, un omaggio alle chitarre Gibson.

Come to America del 1976 è il loro primo successo. Sono seguiti Non Stop Dance (1976), Cuba (1978, poi ripubblicata nel 1980), Ohh What a Life e Que sera mi vida (1979). I tre hanno suonato anche negli LP di altri gruppi della disco francese fra cui La Compagnie Créole e il duo Ottawan formato da Daniel Vangarde e Jean Kluger, gli autori di Cuba.

Gibson Brothers -- Cuba Video HQ

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