Choro da Madunina, dal Brasile a Milano per una musica senza confini | Rolling Stone Italia
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Choro da Madunina, dal Brasile a Milano per una musica senza confini

Il trio composto da musicisti brasiliani e italiani propone delle sonorità tra il classico e la world music. E nel primo disco hanno creato un genere del tutto personale, il Choro Meneghino

Choro da Madunina, dal Brasile a Milano per una musica senza confini

Un viaggio nelle atmosfere del Brasile del secolo scorso, dove dai caffè e dalle piazze carioca e di San Paolo cominciava a farsi sentire una musica popolare e virtuosa che nel tempo conquisterà l’interesse di tutto il mondo. Parliamo del Chorinho, un genere punto di contatto tra la musica classica e il jazz. Coinvolgente e adatto a qualsiasi situazione per creare una atmosfera gioviale e in qualche modo da film retrò, è l’ambiente musicale nel quale si muove il trio “Choro da Madunina”, nato a Milano nel settembre 2015 dall’incontro di musicisti brasiliani e italiani. In questi giorni è uscito il loro primo album omonimo Vol.1, che presenta melodie che profumano di lime, di cachaça e di zucchero nero.

Un sound che parte classico e si trasforma in un’onda tropicale di samba, funk e reggae puramente brasiliani. Il trio è composto da Kal Dos Santos alle percussioni, Oliviero Cerrini alla chitarra, Martino Pellegrini al violino e al mandolino e il loro unire generi apparentemente distanti, come la musica classica e la musica popolare mediterranea, i ritmi afro e l’improvvisazione, li porta a viaggiare sulle frequenze della musica senza confini, in perfetta continuità con il Choro.

Questo il loro primo disco: