Chris Cornell sarebbe stato entusiasta per l’ingresso dei Soundgarden nella Rock and Roll Hall of Fame. Lo dice Kim Thayil in un’intervista rilasciata a Billboard dopo la notizia di ieri. Il chitarrista ricorda di avere parlato della Hall of Fame col cantante prima della morte di quest’ultimo avvenuta nel 2017, a volte come cazzeggio tra amici, a volte in modo più serio. «Scherzavamo chiedendoci: “Se mai dovessimo entrare nella Rock Hall, cosa faremmo di speciale? Chi vorremmo facesse il discorso di introduzione?”. Abbiamo tirato fuori idee d’ogni tipo, alcune erano buffonate, altre serie».
I Soundgarden vengono da una sottocultura rock che non ha mai apprezzato la Hall of Fame, spiega Thayil, ma la percezione di quell’istituzione è cambiata dopo che Cornell ha tenuto il discorso di introduzione per le Heart nel 2013 e dopo che sono entrati a far parte della Rock Hall altre band di Seattle come Nirvana e Pearl Jam. «Chris ha detto che l’entusiasmo dei fan gli ha aperto gli occhi» sull’importanza dell’istituzione e quindi sarebbe stato «entusiasta» per la notizia di ieri. «Credo che sarebbe grato miei confronti di tutte le persone che hanno creduto in lui, che hanno creduto nel suo e nel nostro lavoro».
Oltre a dirsi felice che nella Rock Hall verrà inclusa non solo la formazione classica ma anche il primo bassista Hiro Yamamoto, Thayil ragiona su chi potrebbe esibirsi al posto di Cornell durante la cerimonia che si terrà l’8 novembre al Peacock Theater di Los Angeles e che tradizionalmente è un banco di prova per band che hanno perso un membro fondamentale, come i Soundgarden, o che sono divise da conflitti.
«L’asticella è molto alta dal punto di vista tecnico ed emotivo. In ballo ci sono non solo il rispetto per un fratello e fondatore del gruppo che è scomparso, ma anche per il lascito, il lavoro e la creatività di Chris, per noi stessi collettivamente e l’uno per l’altro. Sono emerse alcune proposte, non sono pronto a condividerle, mi limito a dire che l’asticella è più alta rispetto al solito mix di chitarristi e batteristi o cantanti».
I candidati sulla carta non mancano. Come l’amico Eddie Vedder dei Pearl Jam, che ha cantato più volte con Cornell a partire dai Temple of the Dog (le due band condividono anche il batterista Matt Cameron) e acui potrebbe essere affidato il discorso: sarebbe la chiusura di un cerchio. Oppure Brandi Carlile, anch’essa originaria di Seattle che con i Soundgarden ha pubblicato per il Record Store Day del 2020 un singolo con nuove versioni di Black Hole Sun e Searching with My Good Eye Closed.
In alternativa, potrebbero fare come i Nirvana, che nel 2014 hanno trasformato l’esibizione alla Rock Hall in una sorta di tributo con la partecipazione di artiste di varie generazioni come St. Vincent, Joan Jett, Kim Gordon, Lorde. In passato i Soundgarden hanno suonato come Nudedragons con Shaina Shepherd. Al tributo a Chris Cornell del 2019 hanno partecipato vari cantanti, da Miley Cyrus a Taylor Momsen.
Resta aperta anche la questione dei sette inediti del gruppo la cui pubblicazione è stata fermata dalla contesa legale tra la vedova Vicky Cornell e i musicisti della band, contesa che è stata risolta nel 2023. Il catalogo, dice Thayil, è stato «messo da parte per alcuni anni», ma è una questione che prima o piiu verrà affrontata.
Nel frattempo, anche Vicky Cornell ha salutato in un post congiunto coi Soundgarden ma firmato da lei l’ingresso della band nella Rock Hall ringraziando i fan per aver votato il gruppo e per l’amore che tiene vivo il ricordo del marito. «C’è sempre qualcosa di agrodolce, ma Chris sarebbe onorato, è un riconoscimento dovuto e più che meritato! A nome di Chris e della nostra famiglia, grazie!!! Loud love».
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