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Che cosa sta succedendo fra Taylor Swift e Damon Albarn?

Damon Albarn (Taylor's Version): lui critica lei perché non scrive le canzoni da sola, lei replica stizzita, i colleghi la sostengono, lui chiede scusa. Il cantante dei Blur ha pestato i piedi all'autrice sbagliata

Foto press

«Povero, non sa cos’ha scatenato». L’hanno pensato in molti quand’è apparsa online un’intervista in cui Damon Albarn parla di songwriting avanzando un paio di critiche a Taylor Swift. Beata ingenuità: il cantante dei Blur e dei Gorillaz e del recente The Nearer the Fountain, More Pure the Stream Flows probabilmente non immaginava di avere pestato i piedi alla cantautrice sbagliata, ai suoi innumerevoli fan, ai suoi collaboratori più cari.

Tutto è iniziato con un paio di frasi dette da Albarn al Los Angeles Times in questa intervista. Parlando della scrittura delle canzoni, il giornalista Mikel Wood gli chiede che ne pensa dei musicisti moderni che invece puntano tutto sul suono e sull’immagine. «Dimmene uno che non lo fa», replica Albarn. Wood cita Taylor Swift e Albarn risponde che «lei non scrive le sue canzoni». Ma certo che lo fa, dice l’altro, è co-autrice. E Albarn firma la sua condanna social: «Non conta. So che cosa significa essere co-autori. È una cosa diversa dall’essere autori. Non lo dico con disprezzo, dico solo che c’è una bella differenza fra un songwriter che scrive da solo e uno che scrive con altri. Non significa che il risultato possa essere parimenti buono. Voglio dire, Ella Fitzgerald non ha scritto una canzone in vita sua».

Continua Albarn: «Quando canto, devo chiudere gli occhi per esserci dentro. Probabilmente sono un tradizionalista. Una songwriter davvero interessante è Billie Eilish, col fratello. Sono attratto più da quelle cose che da Taylor Swift. Sono più cupe, non sono sempre e solo positive. Sono più in minore e strane. Lei sì che è eccezionale».

Il pezzo del Los Angeles Times è stato molto condiviso proprio per il passaggio su Taylor Swift e Billie Eilish. L’autrice di Folklore ha reagito su Twitter: «Damon Albarn, ero una tua grande fan finché non ho letto questa cosa. Scrivo TUTTE le mie canzoni. La tua affermazione è completamente falsa e PARECCHIO dannosa. Non ti devono per forza piacere le mie canzoni, ma cercare di screditare il mio lavoro è una merda. WOW». Per poi aggiungere ironicamente in un secondo tweet: «PS Nel caso te lo stia chiedendo, ho scritto questo tweet da sola».

A quel punto gli Swifties di tutto il mondo si mobilitano, i produttori e autori che hanno collaborato con Taylor si schierano al suo fianco. Come Jack Antonoff che senza citare né Swift né Albarn scrive: «Se tu fossi stato lì… bene… di’ la tua. Sennò… magari… chiudi quella cazzo di bocca».

Aaron Dessner dei National, al fianco di Swift da Folklore, è più elegante, ma altrettanto risoluto: «Non so perché Damon Albarn voglia screditare il songwriting brillante di Taylor, ma detto da uno che ha schiacciato il pulsante ‘record’ in studio con lei… le tue affermazioni sono lontanissime dalla verità… è ovvio che non hai la minima idea di come lei scriva e lavori».

È andata a finire come va a finire sempre in questi casi: Damon Albarn ha chiesto scusa rispondendo direttamente al tweet di Swift. «Sono d’accordo 100% con te», dice il cantante dei Blur a Swift. «La mia chiacchierata sul songwriting è stata ridotta a materia da clickbait. Chiedo scusa senza riserve e incondizionatamente. L’ultima cosa che intendo fare è screditare il tuo songwriting. Spero tu capisca».

E insomma, è finita come doveva finire: siamo arrivati a Damon Albarn (Taylor’s Version).

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