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Una buona notizia: la musica in Italia sta bene

La Fimi ha pubblicato i dati relativi al primo semestre 2015. Il mercato italiano è cresciuto del 22% in un anno, con boom del vinile

Problemi con i tour, con i vinili e con i fondi europei. Ci potrebbero essere pessime ripercussioni per la musica dopo la Brexit. Foto: Alberta Cuccia

Problemi con i tour, con i vinili e con i fondi europei. Ci potrebbero essere pessime ripercussioni per la musica dopo la Brexit. Foto: Alberta Cuccia

I vinili continuano a crescere. Foto: Alberta Cuccia

Un sacco di vinili in più, ancora tanti CD e gli album italiani che crescono parecchio.

Questi i dati molto positivi che vengono fuori dal report di Deloitte per Fimi.

Nei primi sei mesi del 2015, il mercato ha fatto un balzo in avanti del 22%, generando 65,5 milioni di euro, contro i 53,6 dell’anno passato.

La sezione fisica, quindi vinili, cd e simili, rappresenta ancora più della metà del totale, per la precisione il 57%, per un totale di 37,3 milioni di euro.

Ottima la prestazione del cd, +21%: un balzo importante grazie agli artisti italiani, che hanno quasi raddoppiato le vendite rispetto all’anno passato.

Il vinile è quello che segna il boom più importante: grazie alla spinta dell’e-commerce, guadagna il 72% rispetto all’anno scorso e, pur avendo una quota del 4% del mercato complessivo, conferma il suo trend positivo.

Il mercato digitale (il 43% del totale) ha generato 28,1 milioni di euro. È composto per il 62% dallo streaming: un settore che ha fruttato 17,3 milioni di euro (+37%), rappresentando il 26% del mercato globale.