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Brian May dei Queen contro i premi gender-neutral: «Mi spaventano»

Persino Freddie Mercury, dice il chitarrista, oggi avrebbe problemi col politicamente corretto. «Con l'aria che tira la gente ha paura di dire cosa pensa realmente»

Foto: Chung Sung-Jun/Getty Images

Questa settimana i Brit Awards hanno annunciato che dal 2022 faranno a meno delle categorie di genere nei premi dati ai migliori artisti. L’obiettivo, hanno spiegato gli organizzatori su Twitter, è rendere «lo show più inclusivo».

L’idea non è piaciuta a Brian May, che ne ha parlato in un’intervista col Mirror. «È una decisione presa senza riflettere», ha detto. «Ci sono tante cose che funzionano e vanno lasciate così come sono. Sono stanco di chi cerca di cambiare le cose senza pensare alle conseguenze a lungo termine. Alcune idee portano a un miglioramento, altre no».

Secondo il chitarrista, oggi anche Freddie Mercury avrebbe avuto qualche problema. «Era un musicista, un amico, un fratello», ha detto. «Veniva da Zanzibar, non era inglese e nemmeno bianco. Ma non importava a nessuno, non ne abbiamo neanche parlato. Non ci siamo mai chiesti se fosse il caso lavorare con lui, se avesse il giusto colore della pelle o la giusta tendenza sessuale. Non è mai successo e il fatto che oggi si debba pensare a tutto questo mi spaventa».

May è convinto che «con l’aria che tira, oggi la gente ha paura di dire quello che pensa. Sono convinto che in molti siano convinti che certe cose non vadano bene, ma non osano dire nulla. Prima o poi questo problema esploderà».

Il chitarrista è anche convinto che i Queen oggi non potrebbero vincere un Brit Award perché non rispettano gli attuali criteri di diversità: «Saremmo stati costretti ad avere nella band persone di colore diverso, sessualità diverse, una persona trans. Ma la vita non è così. Possiamo essere separati e diversi».

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