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Bono: «La mia voce nelle prime canzoni degli U2 mi imbarazza»

Anche il nome del gruppo non gli è mai piaciuto. «Pensavamo fosse futuristico e invece...»

Foto: Dave Benett/Getty Images

Trovate esagerata o sgraziata con cui Bono canta nelle canzoni dei primi anni ’80? Non siete i soli. Anche lui, il cantante degli U2, ne è imbarazzato.

Lo ha detto in un episodio di Awards Chatter, podcast di Hollywood Reporter a cui ha partecipato con The Edge. «M’è capitato d’essere in auto quando in radio è passata una delle nostre canzoni e sono diventato rosso dall’imbarazzo», ha spiegato.

Pur riconoscendo l’unicità delle canzoni del primo album del gruppo Boy e pur considerando «incredibile» il sound della band, Bono trova la sua voce in quelle prime incisioni «parecchio strana e non macho» e pensa di essere diventato un vero cantante «solo di recente».

Il pezzo che interpreta e che riesce a sentire di più di recente è Miss Sarajevo del 1995, con Luciano Pavarotti. La canzone di cui è più orgoglioso è Vertigo, ma gran parte degli altri pezzi, dice, lo imbarazzano.

Non solo: nel podcast Bono aggiunge che non gli è mai piaciuto il nome U2. «Forse ero preso da una qualche forma di dislessia. Non capivo che anche Beatles era un brutto gioco di parole. Nella nostra testa [U2] evocava l’aereo spia, gli U-boat, nel senso di qualcosa di futuristico, ma poi ha assunto un significato implicito di accettazione [di quelle cose] e perciò non mi piace, nemmeno oggi».

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