Beyoncé, Jay Z e tutti gli artisti contro la violenza della polizia nei confronti dei neri | Rolling Stone Italia
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Beyoncé, Jay Z e tutti gli artisti contro la violenza della polizia nei confronti dei neri

Dopo le uccisioni di Alton Sterling e Philando Castile, in tanti hanno alzato la voce

Un'immagine delle contestazioni al Campidoglio di Washington. Foto: Victoria Pickering

Un'immagine delle contestazioni al Campidoglio di Washington. Foto: Victoria Pickering

Non c’è solo Drake. Il cantante, che ieri ha scritto una lettera aperta in memoria di Alton Sterling (purtroppo già penultima vittima, della polizia, uccisa poche ore prima di Philando Castile) non è da solo nella denuncia delle violenze della polizia nei confronti (ma non solo) delle persone di colore in America.

Beyoncé sul suo sito ha pubblicato una lunga lettera in cui dice di essere sick and tired delle uccisioni di giovani uomini e donne. “È una battaglia umana, non importa la razza, il genere o l’orientamento sessuale. È una battaglia per tutti quelli che si sentono emarginati, che combattono per la libertà e per i diritti umani”.

Nel suo ultimo show a Glasgow, in Scozia, Beyoncé ha chiesto un minuto di silenzio per ricordare Alton Sterling e Philando Castile e ha poi cantato Freedom di fronte a un maxi schermo su cui sono apparsi i nomi di tutte le vittime della polizia della storia americana.

Suo marito, Jay Z, ha pubblicato una canzone intitolata Spiritual disponibile gratuitamente su Tidal. La canzone è stata registrata un anno fa, ma è stata pubblicata soltanto oggi, come si legge nel post pubblicato su Facebook dal rapper. “Credo in Dio e so che tutto quello che succede è per il nostro bene ma, ragazzi, è davvero difficile in questo momento”.

Anche Snoop Dogg, sul suo attivissimo canale Instagram, ha condannato le violenze, temendo per il futuro dei suoi figli.

Una foto pubblicata da snoopdogg (@snoopdogg) in data:

Di seguito, alcuni post di diverse celebrities.

Although I am a black young woman I AM #AltonSterling. Just like Alton I used to sell my CDs outside records, library steps, street corners, etc. My first cousin's name is Alton. What happened to Alton just reiterates that WE are not truly free. WE are not safe. WE need protection from hunters who hide behind badges. And until every human being, no matter what race you are, realizes this is also your problem and also your job to protect US from murderers like these officers we will never be free. We will always look at you like the enemy. What happened to Alton happens over and over again around this country. We are tired. Tired of IG ING, tweeting, FBooking "RIP" and posting videos of MURDER and shit not change. What these murderers in uniform did should warrant immediate arrest. It's clear what happened. This man could not even reach a gun if there was one. Video shows that. Someone screams "he has a gun!" and so u kill him? He resisted arrest so that means shoot to KILL HIM?! And you shoot him while he is on the ground 5TIMES?! Any excuse one gives to these cowards with badges will continue to play a part in our extinction. Blood on your hands as well. My heart is mad, heavy, and cries for his family and loved ones . I'm so fucking irate right now but clear minded and moved enough to continue to speak out and help this man and many others seek Justice. #HYTB

Una foto pubblicata da Janelle Monáe (@janellemonae) in data:

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