Beyoncé e Jay-Z, una coppia (di nuovo) leggendaria per le canzoni di ‘On the Run II’ | Rolling Stone Italia
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Beyoncé e Jay-Z, una coppia (di nuovo) leggendaria per le canzoni di ‘On the Run II’

Dopo le ombre e i tradimenti, il re e la regina del music business sono tornati insieme in un concerto spettacolare che sembra preparato a Hollywood. Ecco com'è andata la prima data a Cardiff.

Beyoncé e Jay-Z, una coppia (di nuovo) leggendaria per le canzoni di ‘On the Run II’

Foto di Raven Varona/Parkwood/PictureGroup per concessione di Livenation Italia

In attesa di vedere i due artisti il 6 luglio allo Stadio San Siro di Milano e l’8 allo Stadio Olimpico di Roma ecco com’è andata la prima data del tour dell’anno.

“This. Is. Real. Life” recita l’enorme megaschermo nel momento in cui l’attesissimo On the Run II tour di Beyoncé e Jay-Z prende vita.

È stata un’apertura che suggeriva come lo show di partenza al Principality Stadium di Cardiff, Galles, avrebbe strappato via il filtro patinato che sembra avvolgere perennemente le vita della coppia più potente dell’hip hop. Tuttavia, nonostante due album al vetriolo che rivelato la verità di una coppia, oltre la maschera della perfezione – Lemonade e 4:44 in cui i due artisti hanno raccontato dei tradimenti di Jay-Z, ognuno dal proprio punto di vista –, sembra che il tour On the Run II sia incentrato ancora una volta sulla fiaba che i due vogliono portare davanti al proprio pubblico, piuttosto che sulla cruda realtà.

Foto di Raven Varona/Parkwood/PictureGroup per concessione di Livenation Italia

Il che non significa che dietro l’idea del tour non ci sia una grande intuizione. Seguendo la linea dell’On the Run Tour originale (2014), le due star hanno riadattato tutti i loro ultimi lavori, in modo da poterli eseguire insieme durante i concerti. Dal primo tour, infatti, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, nel bene e nel male: infatti se, da una parte, la coppia ha avuto due gemelli – un video casalingo con i figli viene proiettato a inizio concerto – d’altra parte bastano la cruda Sorry di Beyoncé o il pentimento di Jay-Z in 4:44 a ricordare che non è tutto oro ciò che luccica. “Y’all stop me when I stop telling the truth” canta il rapper in Family Feud, anche se la sensazione era di trovarsi davanti al racconto di una crisi di coppia confezionata al meglio per il pubblico.

D’altronde si tratta pur sempre di uno show in uno stadio, e spettacolare per giunta, con un palco enorme e una piattaforma fluttuante che ha trasportato la coppia insieme a un esercito di ballerini. Il pubblico di Cardiff – più abituato, in quello stadio, ad assistere a duri placcaggi durante le partite di rugby – era per il 90% femminile, e tutto ciò ha trasformato il concerto in una sorta di seguito del Beychella invece che in uno show di coppia.

Foto di Raven Varona/Parkwood/PictureGroup per concessione di Livenation Italia



Eppure, nonostante dall’ultimo tour insieme la stella di Beyoncé sia diventata più luminosa rispetto quella del marito, i due sul palco hanno davvero condiviso i riflettori. La coppia potrebbe avere ciascuno la propria passerella, e soprattutto Beyoncé contando le coreografie in stile militare sfoggiate per le sue canzoni (Formation e Run the World (Girls) su tutte). Tuttavia è proprio Jay-Z a stupire per i continui cambi di look – con tanto di giubbotto antiproiettile per 99 Problems – mentre l’appeal del rapper sul pubblico non accennava a diminuire. Anzi, la grinta dimostrata per FuckWithMeYouKnowIGotIt e Show Me What You Got hanno conquistato anche i più incerti, ma i momenti più grandiosi dello show sono arrivati quando i due si sono esibiti insieme. Ovviamente.

Foto di Raven Varona/Parkwood/PictureGroup per concessione di Livenation Italia

Per cui, dopo l’apertura devastante affidata a Holy Grail, non poteva che esserci la canzone simbolo 03 Bonnie & Clyd a dimostrare, una volta per tutte, che la coppia è tornata più forte che mai, con un bel bacio a suggellare la riconciliazione davanti al proprio pubblico durante Part II (On the Run). Ci pensano poi Naughty Girl e Big Pimpin a riportare indietro gli orologi, ai giorni in cui i due erano l’incarnazione terrena dell’amore, in un’climax che esplode su Crazy in Love, realizzata nella sua trionfale versione originale, non nell’orribile rivisitazione di 50 Shades. A questo punto Cardiff si è già trasformata nel set perfetto per una seconda luna di miele.

Uno show di due ore e mezza che racchiude tutte le sfaccettature di due artisti immensi, due ore e mezza che conquistano dall’inizio alla fine. “Ladies, are we smart? Are we strong? Have we had enough?”, grida Queen B prima di Me, Myself & I, canzone con cui sembra additare i tradimenti del marito. The Story of O.J. di Jay-Z, allo stesso modo, racconta del potere della verità in uno dei momenti più toccanti di un concerto in cui i due hanno conquistato il pubblico senza fare prigionieri.

In effetti il sovraccarico di emozioni durante il concerto è tale per cui servirebbe più di una replica per togliersi definitivamente di dosso la sensazione di trovarsi davanti a un blockbuster. Si aggiunga poi l’inevitabile lieto fine al termine dello show. I Panni sporchi sono stati asciugati in pubblico con il minimo sforzo, con un finale che è una dimostrazione di riunificazione che nessun tappeto rosso può offrire. Con la coppia vestita in total black Beyoncé regala una versione da togliere il fiato della sua parte in Perfect, il brano realizzato insieme a Ed Sheeran, il tutto nel mezzo del gospel su Young Forever, in cui Queen B ha cantato la parte di Mr Hudson.

«Sono così felice di essere sul palco con la persona che amo», dice Beyoncé mentre sorride a Jay-Z che, da parte sua, si inchina alla sua regina, appena prima che sullo schermo appaia la scritta “This. Is. Real. Love”.

Quindi, parafrasando i Queen, si è trattato di vera vita? O era solo fantasia? (was this real life? Or still just fantasy?). I titoli di coda passano sullo schermo, mentre la coppia lascia il palco, mano nella mano, e nello stadio regna un atmosfera da finale hollywoodiano anche se la folla era ormai troppo entusiasta dello show per accorgersene.

La scaletta completa del concerto:

“Holy Grail”
“Part II (On the Run)”
“’03 Bonnie & Clyde”
“Drunk in Love”
“Clique”
“Irreplaceable” [interlude[
“Diva”/”Dirt Off Your Shoulder”
“On to the Next One”
“FuckWithMeYouKnowIGotIt”
“***Flawless”
“Feeling Myself”
“Top Off”
“Naughty Girl”
“Big Pimpin'”
“Run This Town”
“Baby Boy”
“You Don’t Love Me”
“Bam”
“Hold Up”/”Countdown”
“Sorry”/”Me, Myself & I”
“99 Problems”
“Ring the Alarm”
“Don’t Hurt Yourself”
“I Care”
“4:44”
“No Church in the Wild”
“Song Cry”/”Manyfacedgod”
“Resentment”
“Family Feud”
“Upgrade U”
“Niggas in Paris”
“Beach Is Better”
“Formation”
“Run the World (Girls)”
“Public Service Announcement”
“The Story of O.J.”
“Déjà-Vu”
“Show Me What You Got”
“Crazy in Love”
“Freedom”
“U Don’t Know”
“Perfect Duet”
“Young Forever”

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